Stintino, appello del sindaco contro le pale eoliche. In pochi giorni le adesioni sono seicento

Il sindaco di Stintino Antonio Diana lancia un appello contro le pale eoliche e scrive ai primi cittadini di Sassari, Porto Torres, Sorso, Sennori, Alghero e Castelsardo, al presidente della Provincia e al presidente del Parco dell’Asinara per chiedere loro solidarietà in questa battaglia. Il suo fine è quello di sensibilizzare l’area del nord-ovest della Sardegna dal momento che nella Nurra, da Stintino fino a Trncu reale, potrebbero essere installate fino a 400 torri eoliche. Da una prima ricognizioni fatta, ne risulterebbero oltre 150. Su Facebook inoltre è nata la pagina “Basta con gli Ecomostri” per rafforzare la battaglia dell’amministrazione comunale.

In pochi giorni quasi seicento le persone hanno risposto all’appello. A preoccupare il sindaco è anche il fatto che proprio ai confini con il territorio di Stintino, oltre a un nuovo parco eolico, lungo la strada che conduce a Pozzo San Nicola, siano apparse due torri anemometriche per la misura della velocità dell’aria alte decine di metri. Si tratta di strutture utilizzate per l’organizzazione di parchi eolici. Intanto il sindaco incassa la solidarietà del suo collega di Sassari. In risposta alla lettera inviata da Diana, infatti, Gianfranco Ganau ha risposto di essere concorde con l’iniziativa e di essere a disposizione per ogni attività e coordinamento che tuteli il nostro territorio e l’ambiente.

Il primo cittadino intanto ha inoltre incassato il sostegno di iRS  – indipendentzia Repubrica de Sardigna’ “nella battaglia a difesa del territorio, contro la speculazione dell’Eolico”.

“Come è stato ampiamente dimostrato – si legge in una nota – in Sardegna l’installazione di pale eoliche e impianti fotovoltaici non porta nessuna ricaduta economica positiva per le popolazioni. Ingenti sono invece i guadagni per gli speculatori che realizzano gli impianti e che propongono ai comuni contratti iniqui: una sola pala da 2,5 MW produce circa 400 mila euro in energia e 600mila in contributi (cip6) per un totale di circa 1milione di euro. iRS è da sempre favorevole ad uno sviluppo sostenibile nel settore delle energie rinnovabili e da anni si batte contro questo tipo di speculazioni. Tuttavia la localizzazione degli impianti deve essere l’esito di un’accurata pianificazione, fondata da una parte sui fabbisogni energetici delle popolazioni e dall’altra sulla preservazione di quelle peculiarità ambientali, storiche e paesaggistiche che rappresentano importanti risorse e che meritano pertanto di essere tutelate. Antonio Diana non sarà solo in questa battaglia: iRS indipendèntzia Repùbrica de Sardigna metterà in campo tutta la forza dei propri rappresentanti istituzionali e dei propri attivisti per fermare questo ennesimo scempio e tentativo di rapina verso la Sardegna e il suo popolo”.

 

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