Nuraghe Losa, spettacolo imperdibile: coincidenza astronomica di sole e luna

Oggi, 9 gennaio, la Luna piena toccherà una posizione astronomica denominata lunistizio medio settentrionale, percorrendo un’orbita apparente simile a quella del sole durante il solstizio estivo. Il risultato è che si vedrà il sole tramontare e la luna piena sorgere, quasi in contemporanea e in perfetta opposizione. Lo spettacolo di questa congiuntura astronomica si potrà cogliere in tutta la sua magnificenza al nuraghe Losa, ad Abbasanta, a partire dalle 15, dove la cosiddetta linea solstiziale, ovvero la retta in cui i due corpi celesti si incrociano, coincide con la tangente alle torri est e sud del nuraghe. Lo spettacolo ad Abbasanta prosegue anche domani, 10 gennaio, quando si potrà ammirare l’alba del sole e il tramonto della luna piena lungo la tangente alle torri est e nord del nuraghe. I due astri, in particolare, si specchieranno, contrapposti, lungo i paramenti del nuraghe (le mura esterne). Questo articolo è la seconda puntata della rubrica di Archeoastronomia inaugurata lo scorso 31 dicembre con la luna nel pozzo di Santa Cristina (leggi qui).

Il Losa costituisce uno straordinario esempio di architettura monumentale: non solo è astronomicamente orientato, ma addirittura astronomicamente concepito, come ha spiegato lo studioso di Archeaostronomia, l’isilese Mauro Peppino Zedda, nelle sue pubblicazioni, confluite nell’Handbook of archaeoastronomy and ethnoastronomy (Manuale di archeoastronomia ed etnoastronomia), edito nel 2015 dalla Springer di New York. Tuttavia, se la geometria solare del nuraghe Losa è inequivocabile e, senza dubbio, intenzionale, non è certo che i nuragici avessero contezza sulla coincidenza del moto della luna al lunistizio medio con quella del sole ai solsisti, come nel fenomeno visibile oggi e domani (vedi il grafico riassuntivo). E di nuovo tra nove anni,  nel 2029. Questo pomeriggio sarà proprio Zedda a fare da guida nell’osservazione.

Di sicuro la forma triangolare del nuraghe di Abbasanta – come pure quella del ‘gemello’ di Santu Antine di Torralba (tecnicamente si parla di trilobo – è figlia di un pensiero prettamente astronomico: i paramenti esterni del monumento (e le congiungenti  torri periferiche) sono incardinati negli assi solstiziali, cioè nelle rette che congiungono i punti in cui il sole si ferma e inverte il suo moto annuale. Durante le albe e i tramonti dei solstizi, sia d’estate che d’inverno, quando il sole raggiunge rispettivamente il punto di declinazione massima e minima, esso sorge e cala in corrispondenza delle linee tangenti al trilobo. Un fenomeno, questo, che fa del nuraghe Losa uno dei più interessanti esempi al mondo di costruzione relazionata con i solstizi.

Paolo Littarru *

* Ingegnere e studioso di Archeoastronomia

 

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