Soru: “Amazon nell’Isola. Ci saranno 600 posti di lavoro”

Amazon venderà agli italiani libri italiani” dalla Sardegna, lo ha detto l’ex-governatore Renato Soru intervenendo a Lodine dove si è svolto un convegno sul tema “Una nuova alleanza tra impresa cultura e ambiente”.

Secondo quanto ha riferito Soru, l’insediamento nell’Isola della prima azienda mondiale di commercio multimediale era già noto, ma ora, e la notizia è di quelle che contano, Amazon si espande in Sardegna “senza che la politica ne sappia nulla”, cioè senza sostegni pubblici, e solo “grazie al sapere e alla tecnologia sviluppati nel tempo da qualche sardo”.

C’è una punta di sofferta soddisfazione nel tono di Soru quando fa questo cenno alla sua azienda e a se stesso. “Seicento posti di lavoro si prospettano” nell’area dell’hinterland di Cagliari, ha precisato l’ex governatore. La Sardegna venderà così prodotti italiani all’Italia, e diverrà la testa di ponte per la penisola del mercato on-line di Amazon. È questo uno di quei casi in cui l’insularità si riscopre come vantaggio, piuttosto che come causa di secolare penalizzazione.

Come già è capitato all’Irlanda, che i colossi Americani dell’hi-tech hanno trasformato nella loro testa di ponte invEuropa, la Sardegna potrà svolgere la stessa funzione nei confronti del mercato italiano.

Il convegno-dibattito sullo sviluppo delle aree interne della Sardegna è stato organizzato dall’Associazione Nino Carrus di Borore, dall’Associazione Berlinguer di Nuoro insieme a Confindustria della Sardegna centrale.

Il tema dello sviluppo e della ricerca di nuove soluzioni per il mercato interno, la valorizzazione della montagna come risorsa – come avviene in Provenza e in Alto-Adige, dove agli agricoltori e ai pastori viene riconosciuto un indennizzo in virtù della funzione sociale che svolgono, di salvaguardia, tutela e presidio di quei territori – sarà la visione programmatica dell’Europa per i prossimi anni. Meglio attrezzarsi, dunque, per conseguire la giusta competitività da mettere in campo.

Presente all’incontro anche il vicecapogruppo del Pdl al consiglio regionale Pietro Pittalis, il quale si è reso disponibile a inserire nella prossima Finanziaria un capitolo di spesa destinato allo sviluppo del Gennargentu.

All’incontro hanno preso parte anche i sindaci del territorio, che hanno messo in guardia sugli errori fatti nel passato intorno al Parco del Gennargentu. Allora, dicono, sono state escluse le attività produttive, e la perdita di sovranità territoriale ha bloccato il progetto originario. Dal convegno è emerso che solo competenza, capacità organizzativa e strategie di dialogo possono proporre un modello internazionalecredibile per uscire dalla crisi.

Davide Fara

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