‘Sindaco usa la Madonna come cane’. Bufera dopo un commento sui social

“Non avendo un cane si portano la madonnina a p….”. È la frase con cui l’ex consigliera comunale di Sassari Lalla Careddu ha acceso lo scontro politico in città, generando un clima da tutti contro tutti. L’esponente del centrosinistra, animatrice culturale e personaggio in vista negli ambienti politici, culturali e artistici cittadini, commentava su Facebook la traslazione del simulacro della Madonna delle Grazie dal duomo di San Nicola al santuario di San Pietro in Silki. La Madonnina è detta anche “Salvatrice di Sassari”, che le si votò nel 1943  mentre incombevano bombardamenti e incursioni aeree.

Ogni anno nell’ultima domenica di maggio la città scioglie il voto e accompagna in processione il simulacro. Ieri la statua è rientrata a San Pietro accompagnata dall’arcivescovo Gianfranco Saba e dal sindaco Nanni Campus. Commentando la notizia nella chat di un suo contatto, Lalla Careddu criticava il sindaco, ma ha sollevato un vespaio. Attaccata dalla coalizione che governa la città e dal centrodestra, accusata di blasfemia e di mancato di rispetto per un simbolo di Sassari, l’ex consigliera è stata attaccata pubblicamente anche da Mariano Brianda, candidato sindaco del centrosinistra alle amministrative dello scorso anno e leader dell’opposizione a palazzo Ducale. “Espressioni sgraziate e triviali, sono vicino ai tanti che si sono sentiti oltraggiati”, scrive.

Lalla Careddu non ci sta e risponde al fuoco amico. “Ho scritto un commento forse brutto ma non blasfemo, dicendo in buona sostanza che il sindaco usava la Madonna come un cagnolino che si porta a p….”, dice, prima di scagliarsi contro Brianda e aprire un regolamento di conti nel centrosinistra cittadino. “Sacrifica il tatto nei miei confronti per un post popolare nel deserto della sua attività politica”, ribatte l’ex consigliera senza citare l’allora candidato sindaco ma riferendosi chiaramente a lui. “Nessuno deve scusarsi per me né mi scuso io, perché non intendevo offendere la fede di nessuno”, insiste Lalla Careddu prima della chiosa finale, che chiama in causa l’intera opposizione: “Il dibattito lo scatena una mia battuta e non la pochezza politica di chi si fa prendere a pesci in faccia quotidianamente, senza nulla fare”.

Nella foto: il municipio di Sassari

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