Sardo, 38 anni e adesso famosissimo. Con cinque milioni di click Simone Gungui è uno degli autori satirici più letti del momento. Sue le pagine Facebook che valgono la parodia dei big a Cinque Stelle. Gungui si è limitato a un piccolo ritocco e quindi ecco Luigi Di Majo, Alessandro Di Batista, Gluseppe Conte e Verginia Raggi, troll apprezzatissimi da quanti amano la parodia, ma letti pure da chi continua a scambiarli per gli originali. Gungui ha scalato i vertici del gradimento da quando l’Italia è governata dai giallo-verdi, tanto che oggi la rivista RollingStone gli ha dedicato un’intervista a doppia firma.
Il ‘re dei troll a 5 stelle’, così si legge nel titolo, ci tiene a conservare un solo segreto: la città della Sardegna nella quale è nato. E subito una battuta: “Posso solo dirvi che la Sardegna è una terra meravigliosa, si starebbe molto bene se non fosse per Valerio Scanu, Marco Carta, Valeria Marini, Cristian Cocco di Striscia la notizia”. Gungui è stato “autore tv di test per alcuni comici”, rivela, con una “parentesi come speaker radio”. In Sardegna ha lavorato per Videolina, si legge tra le sue ‘Informazioni’ social. Nell’intervista dice di “sentirsi un troll” a pieno titolo. Lui mette insieme “comicità e satira”.
Sulla pagina dedicata al finto Di Maio spiega: “Il mio Di Majo ha un tono dissacratorio, con una manciata di irrealtà e una spolveratina di populismo”. Così sul troll Di Batista, dove spesso dà voce al figlio: “Ha 16 mesi e io l’ho reso parlante perché mi piace molto il surreale”. Sul falso premier Conte osserva: “Dovrebbe essere il più importante della sqquadra di governo. Invece rimane in secondo piano. Allora mi sono inventato che rimane chiuso fuori da palazzo Chigi e nessuno gli apre”. Sulla parodia della Raggi promette: “La storia d’amore con Di Majo adesso avrà anche più possibilità di prosperare perché lei è stata assolta, quindi anche mentalmente è più tranquilla”.
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