I sindacati lanciano un ultimatum alla Giunta regionale per la vertenza Csl-Cesil: “Se domani non viene approvata la delibera che garantisce il reintegro dei 360 lavoratori daremo vita a forme di proteste eclatanti, senza escludere l’occupazione di porti o aeroporti”.
L’annuncio è arrivato questo pomeriggio dai tre segretari regionali della Funzione pubblica Nino Cois (Cgil), Davide Paderi (Cisl) e Abderazak Chabaani (Uil Tem) nel corso della conferenza stampa sotto i portici del Consiglio regionale, dove una settantina di lavoratori, dal 1 gennaio senza stipendio, hanno spostato la roulotte parcheggiata da tre mesi in viale Trento per dar vita ad un sit-in rumoroso.
“Speriamo di non dover arrivare a tanto, ma la pazienza ha un limite e questo è stato superato – spiegano i sindacalisti – Serve subito una delibera che metta al riparo 360 posti di lavoro e garantisca servizi sul territorio per le migliaia di poveri e i 30 mila lavoratori che usufruiscono di ammortizzatori sociali. Ci sentiamo presi in giro da una Giunta che promette e non mantiene”.
Domani mattina in concomitanza con la riunione di Giunta gli operatori dei Centri servizi per l’impiego si faranno trovare di nuovi con gli striscioni. “A una settimana dagli impegni assunti dall’assessore al Lavoro Mariano Contu, tutto è fermo e la disperazione cresce”, denunciano ancora i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil.