Lei ha candidamente ammesso di “vivere da sola perché la mamma era al Nord per lavoro”. L’occasione è saltata fuori dalla routine scolastica: una comunicazione da far firmare ai genitori. E così la segnalazione delle insegnanti è stata verificata da assistenti sociali e carabinieri. A casa, effettivamente, la scolara – perfettamente ordinata – era sola. Ma la madre non lascia spazio ad accuse di irresponsabilità. Si trova ancora nella penisola per lavoro: non può tornare perché altrimenti dovrebbe pagare una penale altissima per la violazione del contratto. La sua versione, affidata anche alle dichiarazioni del legale, Daniele Condemi, si legge nelle pagine de L’Unione sarda oggi in edicola. Nessun abbandono, in sostanza, ma un affido a vicini di casa – persone conosciute e perbene. Ma la bambina avrebbe preferito comunque dormire nella sua casa per lasciar solo il cagnolino. Per il resto tratteggia una storia di difficoltà e lavoro: “Non sono una madre irresponsabile, né in vacanza – dice – con coraggio cerco di mantenere mia figlia da sola, onestamente e con fatica. Non potevo mandarla dai nonni perché in Sardegna non ho nessuno”. Oggi i carabinieri convocheranno i primi testimoni per delineare meglio i contorni della vicenda. Per ora la bambina è stata affidata – temporaneamente – ad altri vicini.
La storia è rimbalzata sui giornali nazionali. Oggi Massimo Gramellini, ha dedicato a Giulia (nome di fantasia) la sua rubrica su La Stampa, Buongiorno.
