Dall’inizio delle lezioni risultano ancora scoperti oltre 100 posti di sostegno nel Sulcis-Iglesiente. Molti alunni devono ancora attendere, rimanendo a casa o stando in classe, affidati agli altri docenti della classe e aiutati dai compagni. È la denuncia di Cgil, Cisl e Uil sull’avvio dell’anno scolastico nel territorio provinciale. “Questo è un ritardo ingiustificato – attaccano le sigle – in quanto le nuove graduatorie sono state pubblicate il primo settembre e le nomine si sarebbero dovute effettuare prima dell’inizio delle attività scolastiche. La secondaria sconta la carenza di insegnanti specializzati e quest’anno, con l’introduzione delle Gps, il sistema delle graduatorie incrociate è collassato su se stesso”.
Secondo i rappresentanti sindacali, inoltre, “la riapertura delle scuole ha coinciso con la riapertura, implicita e informale, di ‘luoghi separanti’, in considerazione del fatto che tante famiglie hanno deciso di tenere a casa i propri figli in attesa dell’insegnante di sostegno. Ma la scuola che funziona creando ‘spazi separanti’ non è una scuola inclusiva”. Da qui l’appello all’Ufficio scolastico provinciale: “Chiediamo con forza di portare a termine le nomine ponendo fine al lockdown dei diritti che, per gli alunni con disabilità, di fatto non si è mai concluso. Chiediamo all’ufficio scolastico competente di accelerare i tempi delle nomine perché non si può chiedere un sacrificio del genere a coloro che vivono questa condizione”.