Scandalo Igea, chiusa l’inchiesta: 95 gli indagati tra politici e sindacalisti

La Procura di Cagliari ha chiuso le indagini sull’Igea – la società in house della Regione Sardegna che ha il compito di gestire la messa in sicurezza delle aree minerarie – che l’anno scorso avevano portato all’arresto dell’ex presidente della società, Giovanni Battista Zurru, di 77 anni, finito ai domiciliari, e dell’ex sindacalista Marco Tuveri, di 63, in carcere a Uta. Inizialmente erano state iscritte nel registro degli indagati 63 persone (tra cui il leader sardo dell’Udc, l’ex deputato Giorgio Oppi) con le ipotesi di peculato, turbativa d’asta, truffa e voto di scambio.

In queste ore i carabinieri della Compagnia di Iglesias, coordinati dal capitano Nicola Pilia, stanno notificando complessivamente 95 avvisi di conclusione delle indagini preliminari.

Era stata denominata “Geo & Geo” l’inchiesta sull’Igea, chiusa oggi dalla Procura. Le indagini, condotte dai carabinieri della Compagnia di Iglesias, e coordinate dal sostituto procuratore Marco Cocco, erano scattate nel 2012, arrivando all’apice a dicembre del 2014 con gli arresti. Gli investigatori avevano portato alla luce il cosiddetto “Sistema Igea“. Dall’azienda spariva carburante, attrezzature e materiali della società. Ma il sistema era molto più ampio. Secondo gli investigatori venivano truccati gli appalti e si davano in cambio contratti a termine o lavori di “somma urgenza”, e come contropartita arrivavano pacchetti di voti.

Un sistema circolare che permetteva il controllo economico e politico del territorio attraverso la gestione illecita dell’azienda, la gestione illegale di beni e risorse pubbliche, gli appalti truccati con dismissione illegale di beni della società e il controllo dei flussi di denaro pubblico arrivati nel Sulcis Iglesiente, che finivano sempre nelle tasche degli stessi imprenditori.

Il sistema si occupava anche delle assunzioni a tempo determinato o concessioni di beni al fine di ottenere voti alle elezioni. Tra gli indagati a cui oggi è stato notificato l’avviso di chiusura indagini c’è il consigliere regionale Giorgio Oppi; il nipote Enrico Oppi, il candidato sindaco alle ultime elezioni comunali di Iglesias, Gian Marco Eltrudis, l’ex commissario straordinario di Iglesias Antonello Ghiani. Inoltre altri politici candidati a Iglesias e Assemini, Marco Zanda, Gigi Rubiu, Francesco Pissard, il sindacalista Mario Cro, gli imprenditori Riccardo Putzolu, Umberto Gian Luca Giganti, Agostino Tolu, Francesco Furia.

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