Sassari-Olbia, partono gli espropri. Ma il Comune non ha il progetto

Da chimera a problema nel volgere di qualche mese. Il lotto 9 della strada Sassari-Olbia, la bretella che passa per il capoluogo gallurese, non smette di provocare polemiche. Trovati i soldi, avviati i bandi, ora piombano al centro dell’agone gli espropri.

Sul piede di guerra il comitato di cittadini che ha deciso di opporsi ai lavori, che interessano 2,5 chilometri, più i 700 metri della bretella di collegamento con l’aeroporto Costa Smeralda. I proprietari interessati dall’esproprio dei terreni hanno organizzato un comitato guidato da Fabio Micheletti, geometra e amministratore dell’Autoleader Turisarda.

Così nella storia infinita dei cantieri sull’Olbia-Sassari arriva l’ultimo colpo di scena: il Comune di Olbia, sul cui territorio si eseguiranno gli espropri per il lotto 9 della strada, non è in possesso del progetto esecutivo. In pratica non sapeva nulla dei criteri di esproprio, ma anche della tipologia di progetto e dell’eventuale impatto ambientale. Micheletti ha chiesto l’intervento della magistratura per bloccare i lavori e, rappresentato dall’avvocato Mario Ghenzo, ha presentato un ricorso al Tar. Così è emerso come il progetto esecutivo in opera non sia mai stato depositato presso il competente Servizio Viabilità, Trasporti e Mobilità del comune di Olbia.

Silenzi e sospetti sull’avvio dei lavori e sui costi da sostenere.

Preso alla sprovvista, il Comune di Olbia ha cercato di correre ai ripari. Intanto la dirigente del settore Lavori pubblici del Comune, Gabriella Palermo, ha fatto partire una lettera con destinatari anche l’Anas di Roma e di Cagliari e inviata per conoscenza anche al sindaco Giovannelli, all’assessore ai Trasporti, Davide Bacciu, e alle procure della Repubblica di Cagliari e Tempio.

Nel corso degli ultimi mesi Micheletti ha presentato diversi esposti che denunciano “la palese violazione del progetto tecnico, che non corrisponde a quanto elaborato e deciso nella Conferenza dei servizi tenutasi a Olbia negli uffici della Provincia” e “l’utilizzo di risorse economiche spropositate che aumenterebbero il costo dell’opera di oltre cinque volte”. Secondo la denuncia del comitato, infatti, “si spenderebbero 37,8 milioni di euro, ai quali si aggiungono oltre dieci milioni che servono a pagare gli espropri dei terreni e un’altra cifra imprecisata per le varianti in corso d’opera, a fronte di appena otto milioni di euro, che sarebbe il costo da sostenere secondo i progetti presentati dai tecnici interpellati dal comitato stesso. Infine si contesta l’enorme impatto ambientale dell’opera, al quale proprio il Comune di Olbia, poiché ignaro del progetto esecutivo, non avrebbe opposto alcuna resistenza.

 L’assenza del decreto prefettizio.

 Un’altra anomalia caratterizza i provvedimenti di esproprio dei terreni funzionali ai lavori per il lotto 9 della Sassari-Olbia. Micheletti, infatti, segnala come non si abbia notizia dell’esistenza del decreto del prefetto che costituisce atto necessario alla conclusione della procedura di esproprio. Fabio Micheletti è proprietario di un’area edificabile che verrebbe tagliata in due dalla nuova strada. Se il silenzio del Comune e la mancata ricezione del progetto esecutivo ha sollevato molti dubbi, un problema di non poco conto è anche quello del costo complessivo dell’opera. Secondo gli studi avanzati dal comitato a fronte di un preventivo vicino ai dieci milioni di euro, possibile con piccole variazioni al percorso, ci si appresta a spenderne almeno cinquanta milioni senza che l’Anas abbia posto la minima attenzione alla vicenda. Il lotto 9 è stato aggiudicato all’associazione di imprese Novaco di Sassari, la Ccc di Bologna e l’Acquaverde di Alghero: i lavori sono stati assegnati per un importo superiore ai venti milioni di euro, con un ribasso di quasi il 40 per cento rispetto alla base d’asta.

Giacomo Legato

 

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