Sassari, massacrano di botte un disabile: inchiodati dalle telecamere e arrestati

Senza motivo e con una crudeltà inaudita e gratuita, avevano massacrato di botte un disabile 33enne di Sorso (Sassari). La sera del 28 agosto scorso l’uomo, che soffre di psicosi, si era presentato al pronto soccorso con le costole rotte e lesioni in tutto il corpo, specialmente al volto. Qualche giorno dopo la madre aveva deciso di denunciare il fatto ai carabinieri della compagnia di Porto Torres che, dopo una lunga indagine, sono riusciti ad arrestare il presunto responsabile e a denunciare un complice a piede libero. In manette è finito Angelo Cattari, 23 anni, di Sorso, finito agli arresti domiciliari, mentre il giovane che gli faceva da palo durante il pestaggio è Antonio Marzeddu, 22 anni, anche lui di Sorso.

Ad incastrarli sono state le telecamere a circuito chiuso di un distributore automatico di bevande. Gli elementi a disposizione degli investigatori erano pochissimi. La vittima, sotto choc, aveva riferito di essere stato picchiato in un distributore automatico di bevande e cibi pronti, ma non era certo se fosse a Sorso o a Sassari. Da solo, dopo il pestaggio, aveva raggiunto il pronto soccorso di Sassari. La ricerca delle registrazioni fatte dalle telecamere di numerosi distributori sia di Sorso che di Sassari ha portato alla scoperta di immagini inequivocabili e da lì all’identificazione dei responsabili.

Entrambi dovranno rispondere di lesioni personali aggravate dalla crudeltà e dai futili motivi. La vittima era stata picchiata perché si era permessa di rispondere a tono ai due che in un bar lo stavano prendendo in giro. Poco dopo lo avevano seguito e spinto dentro il distributore per punirlo con calci al volto e al petto. Nonostante avesse diverse fratture, la vittima era riuscita a prendere un autobus per raggiungere il pronto soccorso.

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