Sassari, agente di polizia penitenziaria picchia e ferisce la moglie con un taglierino

Ha picchiato selvaggiamente la moglie dopo un litigio in strada, l’ha colpita con calci, pugni e ripetutamente con un taglierino (inizialmente si era parlato di un coltello), lasciandola a terra quasi incosciente. È accaduto poco dopo le 13:30 a Sassari. Bloccato dai carabinieri un agente della polizia penitenziaria, di 46 anni, Paolo Cozzolino. La moglie di 36 anni è stata ricoverata in ospedale con fratture, ferite da arma da taglio e una commozione cerebrale. La posizione dell’agente al momento è al vaglio degli inquirenti che stanno cercando di ricostruire l’episodio. All’origine della brutale aggressione, secondo i primi accertamenti, ci sarebbe il rapporto conflittuale tra i coniugi, contrassegnato da continue discussioni e litigi. Come quello avvenuto questa mattina in via Sieni, a pochi metri di distanza dal Comando provinciale dei Carabinieri. Dopo aver animatamente discusso, il 46enne si è avventato sulla moglie colpendola alla testa, all’addome e alla schiena, poi l’ha ferita ripetutamente col taglierino. L’uomo, a quanto pare, era convinto di averla uccisa quando i carabinieri lo hanno bloccato. La donna è stata ricoverata e nonostante le gravi ferite e le fratture non sarebbe in pericolo di vita.

Dietro l’aggressione ci sono le incomprensioni legate all’avvio di una separazione non accettata dietro la brutale aggressione. L’uomo è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio. I carabinieri hanno ricostruito la vicenda: l’agente avrebbe cercato di evitare la separazione dalla moglie discutendo animatamente con lei mentre si trovavano in strada. Una lite furibonda e l’uomo, accecato dalla rabbia, si è avventato sulla moglie colpendola con calci e pugni alla testa, all’addome e alla schiena, provocandole fratture e un trauma cranico. Poi ha afferrato il taglierino ferendola al fianco. La trentaseienne è stata trasportata in ambulanza nell’ospedale di Sassari dove si trova adesso ricoverata. Le sue condizioni non sono gravi.

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