Sardegna Rubata e Depredata: “Serve una legge contro i ladri di sabbia”

Una legge per proteggere le spiagge sarde dai ladri di sabbia: è la richiesta avanzata dal collettivo ‘Sardegna rubata e depredata’ da ieri on line sul sito Change.org. “Chiediamo che la Regione Sardegna si faccia carico di porre rimedio al continuo e incontrastato furto di sabbia e conchiglie dalle spiagge Sarde. Pretendiamo l’emanazione di una apposita legge Regionale a tutela integrale di tutta la fascia costiera” è il titolo della petizione on line che in poche ore ha raccolto quasi seicento firme.

“Tutti conoscono la meraviglia e il candore delle spiagge che circondano la Sardegna, gioiello al centro del Mediterraneo – scrivono i promotori dell’iniziativa – Purtroppo da parecchi decenni queste spiagge sono oggetto di continue ed incessanti predazioni da parte dei milioni di turisti che ogni anno vi trascorrono le vacanze. La sabbia non si forma da un giorno a l’altro, i soffici e candidi arenili che calpestiamo oggi si sono formati in milioni di anni di paziente lavoro da parte del mare, correnti, sole, vento. Non vogliamo che i nostri discendenti siano privati del godimento di questi tesori naturali”.

Ed ecco le richieste, indirizzate direttamente all’Assessorato all’Ambiente della Regione Sardegna: “L’emanazione di una apposita legge Regionale che implementi le restrizioni e le sanzioni previste dall’art. 1162 del Codice della Navigazione, e, estensione dell’attività ispettiva e sanzionatoria a qualsiasi figura incaricata di pubblico servizio; l’istituzione in tutti i porti e aeroporti di un presidio stagionale del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale con compiti ispettivi e sanzionatori; la creazione di adeguata e incisiva campagna informativa stagionale, da divulgare attraverso mezzi di stampa, tv, radio e web; l’affissione in tutte le zone arrivi e partenze degli scali aerei e marittimi della Sardegna di idonei pannelli informativi multilingue riguardanti il divieto assoluto di asportare sabbia, sassi, conchiglie da tutta la fascia costiera Isolana; la creazione di cartelloni divulgativi multilingue lungo le principali strade che portano alle località di mare; l’obbligo per i Comuni delle località balneari che gestiscono parcheggi a pagamento in prossimità delle spiagge, di destinare parte dei proventi derivanti, alla realizzazione ed affissione capillare di pannelli d’avviso multilingue lungo gli arenili, e,  alla creazione di figure idonee alla vigilanza e repressione dei furti di sabbia”.

Il tema dei furti dalle coste isolane è in questa stagione particolarmente discusso: nelle scorse settimane molti turisti sono stati denunciati perché cercavano di portare via buste e bottiglie con sassolini, sabbia e conchiglie, alcuni sorpresi sul fatto, altri pronti all’imbarco in aeroporto. Gli addetti ai controlli dell’aeroporto di Cagliari-Elmas hanno messo in piedi la pagina su facebook, ‘Sardegna Rubata e Depredata‘, nata con “l’intento di far conoscere il più possibile questo inutile e incomprensibile malcostume che, oltre a costituire un reato è anche estremamente dannoso per l’ecosistema marino“.

LA PHOTOGALLERY DALLA PAGINA FACEBOOK ‘SARDEGNA RUBATA E DEPREDATA’

 

Ogni giorno i curatori pubblicano foto con bottiglie, sacchi, valigie pieni di ‘souvenir’ sequestrati ai viaggiatori in transito da Elmas e Olbia; ci sono i turisti che cercano di imbarcare sacchetti classificati per spiagge e colori, quelli che mettono in valigia ciottoli levigati anche di grandi dimensioni, una donna ha cercato di portare con sé un trolley pieno di conchiglie: un’abitudine avvilente e dannosa per l’isola. La pagina oggi registra 14 mila ‘like’ ed è stata segnalata su diverse testate giornalistiche nazionali e internazionali. L’ultima iniziativa del gruppo è appunto la petizione on line con l’invito a firmare: “Ogni volta che un utente firma la petizione arriva una mail all’assessore all’ambiente…inondiamo la casella con la nostra protesta e non potranno ignorarci a lungo”.

Francesca Mulas

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