Sardegna Pride, Cagliari è arcobaleno: trentamila in corteo

La città di Cagliari si tinge dei colori dell’arcobaleno: da via sant’Alenixedda, dove alle 19 è è partito il corteo di carri e associazioni del Sardegna Pride, fino a piazza Yenne dove la manifestazione si è  conclusa due ore dopo, una coloratissima folla in festa ha invaso la città.  Trentamila, secondo le fonti ufficiali: cittadini, gruppi, movimenti, associazioni e partiti politici arrivati da tutta la Sardegna e non solo. Un coro unico per rivendicare visibilità, resistenza, libertà  e diritti civili delle persone lgbt.

Straordinario il colpo d’occhio nel passaggio in via Sonnino prima, con il centro Exma allestito ad hoc e la performance teatrale di Fabio Marceddu, e in via Roma dopo, completamente occupata da persone che sventolavano bandiere arcobaleno, simbolo del movimento che oggi, con i Pride di tutto il mondo, ricorda i moti di Stonewall, New York, di 49 anni fa.

Musica, letture, interventi, performance di artisti e danzatori. “È una festa di gioia – ha affermato Stefania Lai, una giovane studentessa accompagnata dalla compagna – ormai anche a Cagliari sempre più coppie si sposano con le unioni civili. Ci siamo dichiarate in famiglia ormai da qualche anno e non abbiamo mai subito discriminazioni. La Sardegna non è una terra omofoba”.

Il pride è stato aperto dalla madrina, la star del web Martina dell’Ombra, che ha letto una “lettera ai gay” come la avrebbe scritta il ministro della famiglia Lorenzo Fontana, che nelle e settimane ha rilasciato dichiarazioni contro gli omosessuali e le famiglie arcobaleno. Negli anni passati il Pride ha richiamato nell’Isola migliaia di persone che hanno manifestato con gioia, come in una grande festa, portando un messaggio contro ogni forma di discriminazione. E anche stasera l’appuntamento ha visto la partecipazione di migliaia di giovani, tanti studenti e anche le associazioni che rappresentano le organizzazioni lgbt e quelle antirazzismo. Nel corteo anche politici e organizzazioni sindacali.

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“In un momento storico in cui discriminazioni vecchie e nuove sembrano prendere il sopravvento – ha detto il sindaco Massimo Zedda – serve l’impegno di tutti in difesa dei diritti. Ogni diritto in più è una nuova conquista per tutti: abbiamo sempre lavorato in questa direzione e così andremo avanti, per fare in modo che Cagliari possa continuare a essere un esempio”. Anche il presidente della Regione Francesco Pigliaru e la sindaca di Assemini Sabrina Licheri hanno partecipato alla manifestazione, oltre a consiglieri regionali e comunali. “I diritti sono sacrosanti e vanno riaffermati con maggiore forza soprattutto quando un ministro della Repubblica li mette in discussione – così  Pigliaru –  Oggi rivendichiamo diritti basilari, e indossiamo in tanti una maglietta rossa perché qualunque sia l’opinione sui flussi migratori, la vita umana viene prima di tutto”.

Il corteo è stato organizzato dal Coordinamento Sardegna Pride, che riunisce, sotto la guida di Arc onlus, le realtà che si occupano di diritti civili nell’Isola: Mos – Movimento omosessuale sardo, Famiglie Arcobaleno, Agedo, Unica Lgbt, Sardegna Queer, Gaynet, Cgil Ufficio nuovi diritti. Sono arrivati anche gli organizzatori del Milano Pride (30 giugno) per sottolineare l’unità dell’Onda Pride in tutta Italia. La festa proseguirà fino a notte fonda all’Aria Beach del Poetto con musica dal vivo e dj.

 

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