Sono oltre mille gli ettari andati in fumo nel rogo che ieri ha colpito il Sarcidano, toccando i Comuni di Isili, Nurri e Orroli nella provincia del Sud Sardegna e spingendosi ai confini con Villanova Tulo. Le fiamme sono divampata alle 12,30 e le operazioni di bonifica sono ancora in corso: all’alba si sono di nuovo levati in volo due Canadair, mentre le squadre a terra hanno continuato a lavorare per tutta la notte.
In cenere, bosco e macchia mediterranea: prima l’incendio ha attraverso la vallata di Sant’Antonio di Fadali, poi il Monte Guzzini: il rogo non ha risparmiato nulla. Tanto che ieri è stata anche chiusa la statale 198 attraversata da una gigantesca nuvola di fumo che dava l’esatta proporzione del disastro naturale. Fermo, ieri, anche il treno Seui-Mandas: alla stazione di Villanova Tulo e i passeggeri – e a bordo c’erano anche famiglie con bambini – hanno dovuto lasciare il convoglio e proseguire il viaggio su un pullman messo a disposizione dalle ferrovie.
Quello del Sarcidano è solo l’ennesimo incendio di quest’estate 2016: a inizio luglio, a Sedilo, gli ettari distrutti sono stati oltre quattromila (guarda il video). Nel Sarcidano, per domare il rogo, è arrivata anche una squadra del gruppo analisi e uso del fuoco (Gauf), coordinata dall’ispettore Ettore Deiana: hanno cercato di controllare le fiamme, utilizzando il cosiddetto “fuoco tattico”.
