Sanità, Fulvio Moirano difende l’Ats: “Liste attesa? Situazione migliorata”

Sanità sarda “migliorata in poco tempo”. Ma con margini di crescita per i prossimi anni. È il bilancio tracciato dal direttore generale dell’Ats Fulvio Moirano nel giorno del secondo compleanno dell’Azienda per la Tutela della Salute della Sardegna istituita nel 2017 dalla Giunta Pigliaru. “Una ricorrenza con la data giusta dal punto di vista formale e amministrativo – ha precisato Moirano – ma sotto il profilo organizzativo-operativo la vera unificazione delle strutture è avvenuta nel marzo del 2018. Abbiamo ottenuto dal punto di vista amministrativo dei risultati straordinariamente positivi. Dal punto di vista sanitario nonostante qualcuno che dica che la situazione sia peggiorata, è invece migliorata. Magari meno di quanto avrei voluto io. Stiamo parlando di processi di organizzazione lenti”. Sul fronte del personale: “Abbiamo una disponibilità di assunzione di mille persone, ne abbiamo già assunto mille, ne abbiamo stabilizzato 600. È la più grande stabilizzazione in Italia”.

Un altro punto in più per la sanità sarda è rappresentato dalla accessibilità ai servizi: “Intendo riferirmi – ha detto Moirano – ai numeri delle risposte telefoniche alle prenotazioni. Siamo passati dal 65% all’85%. Chiaramente l’obiettivo è quello di arrivare al 100%, comunque sopra il 90%: ci arriveremo entro un mese”. E poi? “Poi – ha continuato Moirano – bisogna accelerare la capacità di fare le visite. In questo senso va la recente delibera regionale che ha distinto le prestazioni in urgenti, brevi, differite e programmate. Al Cup vanno le brevi (10 giorni) e le differite (30-60). Questa suddivisione ci sta consentendo di migliorare”. Le critiche sulle liste d’attesa? “Io guardo i numeri – ha detto – i dati ci dicono che l’Ats ha migliorato la situazione delle vecchie aziende. Certo, c’è il problema del percepito: ci sono sicuramente dei margini di miglioramento. Le liste d’attesa sono un problema nazionale: per me siamo sulla strada giusta”. “In Sardegna – ha detto il direttore amministrativo Ats Stefano Lorusso – scende la spesa farmaceutica convenzionata. Un trend già positivo negli anni scorsi, ma dall’ultimo posto in Italia siamo arrivati al diciannovesimo”.

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