Ryanair, rotte low cost, futuro Sogeaal: aumenta la tensione ad Alghero

Salvare il sistema dei voli low cost, incentivare l’attivazione di nuove rotte, avere risposte certe sul futuro della Sogeaal. Sono questi i tre temi che monopolizzano il dibattito politico ad Alghero. La città catalana deve gran parte della propria ricchezza ai flussi turistici garantiti dai voli a basso costo e il sindaco Mario Bruno non ha intenzione di perdere la partita. Da mesi il primo cittadino è impegnato in un difficile “pressing” su più fronti: a Dublino per chiedere a Ryanair di rimanere, a Roma per esortare il governo a fare marcia indietro sulle tasse aeroportuali e, infine, a Cagliari per convincere il presidente Pigliaru che è possibile attuare incentivi pubblici senza rischiare procedure d’infrazione a livello europeo. “Stiamo facendo tutto il possibile – ammette il primo cittadino – perché non possiamo permettere che la nostra città perda un sistema dell’accoglienza che è stato costruito nel corso degli ultimi 15 anni. Purtroppo le risposte da parte del Governo nazionale tardano ad arrivare, ma la nostra azione di coinvolgimento deve continuare proprio ora. Non c’è tempo da perdere”.

Il ministro Graziano Delrio, da parte sua, nel corso della sua recente visita in Sardegna aveva confermato l’intenzione del Governo di ridurre le tasse aeroportuali (aumentate a gennaio di 2,50 euro a biglietto). Ma nei fatti non c’è stata nessuna applicazione delle sue parole. Ora Mario Bruno, e gran parte dei sindaci sardi, chiedono che l’esecutivo guidato da Matteo Renzi vari il provvedimento entro il 30 luglio, per dare un messaggio a Ryanair in vista della prossima stagione autunnale. Soltanto se la tassa sarà ridotta la compagnia irlandese potrebbe tornare sui suoi passi, mettendo da parte la decisione di chiudere la base di Alghero, già prevista per il 1° novembre. “Oggi – dice ancora Mario Bruno – è partita la lettera firmata da Regione e sindaci per chiedere al ministro Graziano Delrio un incontro urgente: vogliamo certezze sui tempi di presentazione dell’emendamento sul taglio delle tasse aeroportuali”.

Nel mezzo c’è la Regione, che ha sposato invece una posizione decisamente attendista, confermata a più ripresa dell’assessore regionale ai Trasporti, Massimo Deiana. Anche su questo punto Bruno è pronto alla sfida. “Bisogna agire in fretta – incalza il sindaco – stiamo prendendo contatto con due esperti di comprovata esperienza per dimostrare al Presidente Pigliaru che Bruxelles non vieta gli aiuti economici nei confronti del settore aereo”. Va ricordato che la posizione dell’intervento pubblico, pur essendo sostenuta da gran parte del Pd, come l’ex segretario Renato Soru, non ha mai convinto fino in fondo viale Trento.

Nel frattempo, però, il tempo scorre e la città di Alghero inizia a temere. Se Ryanair confermerà la decisione di andare via, è il timore degli operatori commericiali, sarà l’inizio di un lungo declino. E il Consiglio comunale, su pressione dei cittadini e dei commercianti, chiede gesti ancora più forti. Questo pomeriggio a Sant’Anna, nella sede del Consiglio, è in programma una riunione dei capigruppo per discutere sulla proposta avanzata dalle opposizioni consiliari – Pd compreso – di convocazione urgente del Consiglio comunale a Cagliari. Sempre oggi a Bosa si riunirà un’assemblea regionale che porterà all’approvazione di un documento di rivendicazione da recapitare in Regione. Tra le richieste, quella di garantire il supporto finanziario alla società di gestione dell’aeroporto di Alghero per le azioni di co-marketing sulla base del principio dell’investitore privato nell’economia di mercato. Infine domani ad Alghero nuovo tavolo con sindaci, vertici delle imprese e sindacati per decidere le prossime iniziative.

Michele Spanu
Twitter @MicheleSpanu84

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