“Abbiamo ricevuto notizia dell’istanza di dissequestro e abbiamo avuto conferma da parte della Provincia che nel giro di una settimana o dieci giorni sarà emanata l’ordinanza di apertura: il tempo di togliere le barriere e di completare la segnaletica in quel tratto, e la strada sarà percorribile”, commenta così all’Ansa il sindaco di Oliena, Bastiano Congiu la notizia della riapertura imminente del ponte di Oloè, tra Oliena e Dorgali. Soddisfazione mista a rabbia: “La notizia permette di tirare un sospiro di sollievo, ma resta il rammarico dei disagi creati in sette anni, durante i quali il paese è rimasto isolato – prosegue il primo cittadino -. Chi ce li ripagherà questi danni? Se dovessimo conteggiarli in termini economici credo che ripagherebbero abbondantemente i soldi spesi nel corso degli anni per realizzare questa infrastruttura”.
Quanto alla chiusura del ponte quando l’acqua sul Cedrino dovesse raggiungere i 114 metri sul livello del mare, il sindaco spiega che “quel livello si è raggiunto con il ciclone Creopatra, in quel caso saremo i primi a preservare l’incolumità della gente e ad azionare le barriere per chiudere la strada”. Per il primo cittadino di Oliena resta anche aperto il discorso del ponte militare provvisorio da costruire a Papalope, che la Regione, cessata l’emergenza, ritiene superato. “È un progetto che noi continueremo a mandare avanti perché dobbiamo salvare un ponte romano storico, costruito duemila anni fa – sottolinea Congiu -, la gente non può continuare a passare su quel viadotto antico: il carico degli veicoli è aumentato e infatti i cedimenti ci sono stati ed è stato chiuso. È un reperto storico – conclude – e va preservato. Per questo è urgente la costruzione del ponte militare”.
“Siamo molto felici di questo risultato arrivato dopo tante difficoltà e disagi – commenta la sindaca di Dorgali, Maria Itria Fancello -. Ringrazio tutte le istituzioni che si sono impegnate perché venisse ristabilito il diritto delle nostre comunità ad avere una viabilità utile ed efficace”.