Rapina al corriere, arrestato un 45enne: ora la droga arriva nascosta nei pacchi

Ha rapinato un corriere al Cep, la polizia lo ha individuato e arrestato ma non ha ancora trovato il pacco rubato. Stefano Sanna, 45 anni, si è presentato come carabiniere, ha mostrato la pistola e minacciando il corriere si è fatto consegnare un pacco che probabilmente conteneva un carico di droga, poi è fuggito con un complice, ma la polizia è riuscita a individuarlo. Sanna, responsabile di altre rapine, era libero per decorrenza dei termini di carcerazione. Secondo la polizia è lui l’autore della rapina ai danni del corriere messa a segno due giorni fa al quartiere Cep a Cagliari. Gli agenti della squadra mobile lo hanno identificato grazie alla testimonianza della vittima che ha fornito anche il modello dell’auto, una Fiat Multipla, a bordo della quale si era allontanato dopo il colpo.

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Martedì, verso le 14,30, ha bloccato il corriere il piazza Pitagora al Cep e, minacciandolo, si è fatto consegnare il pacco proveniente da Malaga che doveva essere consegnato a una società – poi risultata inesistente – in via Balilla. Preso il plico del peso di oltre 50 chili si è allontanato sull’auto con a bordo il complice. L’auto è stata bloccata poche ore dopo lungo la Statale 131. A bordo c’era solo Sanna e nessuna traccia del pacco. La Mobile ha avviato una serie di accertamenti per stabilire la provenienza del pacco rapinato, che probabilmente conteneva droga, e il destinatario finale. Secondo gli investigatori quella della spedizione di droga tramite corriere sarebbe una tecnica relativamente nuova, ma già utilizzata almeno altre cinque volte.

Lo stratagemma è semplice: viene preparata la spedizione e forniti indirizzi e nomi fasulli sia del mittente sia del destinatario. Il pacco arriva in Sardegna e parte per la consegna, quando il corriere non trova nessuno all’indirizzo riportato sulla bolla di spedizione chiama al numero di telefono che il mittente ha indicato e poi consegna il pacco alla persona che si presenta per il ritiro all’indirizzo. I corrieri non sanno nulla del contenuto dei plichi. Di volta in volta vengono cambianti i numeri di telefono e i luoghi di destinazione. Adesso gli investigatori stanno lavorando per individuare tutte le spedizioni sospette. Martedì qualcosa è, però, andato storto e i destinatari sono stati costretti a rapinare il corriere.

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