Il Tribunale di Tempio ha aggiornato al prossimo 17 aprile, per il conferimento di una perizia tecnica, il processo aperto nei confronti del consigliere regionale del Psd’Az Giovanni Satta, 55 anni di Buddusò, e altri cinque coimputati che devono rispondere in concorso tra loro di diverse contestazioni, tra le quali l’associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga.
Il Tribunale ha accolto la richiesta dei legali di Satta, Angelo Merlini e Donatella Corronciu, difensori anche di Simone Canu, di Olbia, di sbobinare le centinaia di telefonate e intercettazioni ambientali che riguardano i loro assistiti. Il collegio ha nominato un perito fonico. Il 17 aprile riceverà l’incarico che dovrebbe impegnarlo per circa due mesi.
Gli imputati furono coinvolti nell’indagine portata avanti dalla Direzione distrettuale antimafia di Cagliari che, nel 2014, sgominò una presunta banda di trafficanti internazionali di droga composta da sardi e albanesi. L’operazione portò in cella 22 persone. Nel novembre del 2017 il gip del Tribunale di Cagliari ha rinviato a giudizio con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti i sei che avevano optato per il rito ordinario. Un altro gruppo aveva chiesto di essere giudicato con rito abbreviato. A giudizio con rito ordinario ci sono Giovanni Satta, Giovanni Battista Pira di Orune, Nicola Salvatore Pinna di Sassari, Gino Mureddu di Olbia, Simone Canu e il rumeno Alexandru Dughila.
G.P.C