Primo parto con epidurale a Sassari: così Gabriele è nato senza dolore

Gabriele è il primo bambino nato a Sassari con parto indolore. Pesa 3 chili e 160 grammi, è in buona salute ed è venuto alla luce mercoledì sera alle 20 e 47 nella clinica di Ginecologia e ostetrica dell’Aou, dopo un travaglio durato 12 ore: è la prima volta che la partoanalgesia è applicata a Sassari. Il lieto evento è stato comunicato nel corso di una conferenza stampa cui hanno partecipato il direttore sanitario dell’Aou di Sassari, Nicolò Orrù, il direttore del dipartimento Tutela salute donna e bambino e direttore della struttura di Ginecologia e Ostetrica, Salvatore Dessole, il direttore del dipartimento Emergenza urgenza e direttore della struttura di Rianimazione e anestesia, Pierpaolo Terragni, la coordinatrice ostetrica, Maria Nunzia Pinna. “La parto-analgesia non immobilizza la partoriente, ma le permette di affrontare tranquillamente il parto, camminare e proseguire il travaglio nella maniera più naturale possibile”, è stato spiegato. “Il parto antalgico s’inserisce all’interno di un processo di umanizzazione delle strutture ospedaliere nei riguardi dei pazienti dell’Aou di Sassari. L’obiettivo, che poi è anche la mission dell’Aou, è quello di rendere migliore l’esperienza del paziente in ospedale. Con l’avvio di questa metodica si apre la giusta strada”. La fase avviata a Sassari è sperimentale e attraverso una serie di step che comprendono formazione personale, impiego di protocolli definiti e ammodernamento delle strutture, è destinata a diventare strutturale. L’istituzione del servizio di parto analgesia vede lavorare assieme un’equipe multidisciplinare, prevede un’integrazione sia all’interno del dipartimento Materno infantile che con l’unità operativa di Anestesia e rianimazione I. L’attivazione di questo percorso consentirà – si legge in una nota stampa – di ridurre il ricorso al parto cesareo, quando non motivato da esigenze cliniche e di sicurezza della madre e del bambino.

La parto-analgesia era stata inserita nei livelli essenziali di assistenza (LEA) a carico del Servizio Sanitario Nazionale dieci anni fa, nel 2008. Il percorso era stato avviato dal ministro della Salute Livia Turco.

 

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