Porto Cagliari, sit-in per i licenziamenti. I sindacati: “Li rispediamo al mittente”

I lavoratori portuali di Cagliari scendono in piazza per “rispedire al mittente” i primi avvisi di licenziamento collettivo comunicati da Cict. Oggi davanti al palazzo del Consiglio regionale si sono riuniti un centinaio dei 210 dipendenti della società del gruppo Contship che si occupa del traffico container al porto canale di Cagliari e che nei giorni scorsi aveva annunciato l’addio al capoluogo. Con loro i rappresentanti sindacali che hanno organizzato il sit-in. “Sinora Contship ha fatto solo utili, ben 21 milioni, chiudendo in passivo solo il bilancio del 2018: o si impegna a portare contenitori o a trovare soluzioni alternative che non mettano a rischio i dipendenti – ha dichiarato all’Ansa il segretario regionale di Uil Trasporti William Zonca – chiediamo anche che la vertenza sia portata al tavolo ministeriale, subito al Mise e al ministero Trasporti e rifiutiamo categoricamente che sui lavoratori venga scaricata la crisi di Contship”. Il segretario regionale della Fit-Cisl, Corrado Pani, annuncia che “stiamo cercando di interloquire con il presidente della Regione Christian Solinas, vorremmo che si assumesse la responsabilità di 210 persone promuovendo l’incontro al Ministero”. “Siamo qui per il rilancio del porto industriale – ha detto Massimiliana Tocco della Cgil – nel frattempo si è avviata la procedura di licenziamento per i 210 lavoratori Conship che si concluderà verosimilmente in due mesi: noi ora chiediamo una serie di incontri con l’azienda per trovare misure alternative”.

“Interrompere la procedura di licenziamento ed impostare un nuovo programma di sviluppo”. Questo, secondo Alessandra Zedda, l’obiettivo principale del tavolo in programma al Mit il 26 sulla vertenza del Porto canale di Cagliari. L’assessora del Lavoro lo ha dichiarato in occasione del vertice tra capigruppo e sindacati che si è tenuto dopo il sit-in di protesta contro l’avvio della procedura di licenziamento per i 210 dipendenti di Cict-Conship. Per raggiungere questi risultati, ha spiegato Zedda, “è importante il ‘livello’ del tavolo di confronto: abbiamo già chiesto che il Governo sia rappresentato almeno dai sottosegretari competenti e che alla riunione possano partecipare anche i sindacati”. In questo modo ha risposto anche alle sigle Filt, Fit e Uilt che oggi, a proposito dell’incontro del 26, hanno parlato di “ennesima esclusione del sindacato dai tavoli ministeriali” e della possibilità di portare i lavoratori a Roma per una grande manifestazione. Sulla vertenza è intervenuto anche il presidente dell’Assemblea, Michele Pais: “per quanto riguarda il Consiglio, c’è la massima collaborazione per arrivare ad una soluzione positiva e concreta in tempi brevi”, ha assicurato.

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