Portavano al fallimento società in crisi, sequestrati beni per 25 milioni

I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Milano hanno eseguito il sequestro dell’intero patrimonio di due società immobiliari e di numerosi beni immobiliari per 25 milioni di euro nelle province di Piacenza, Pavia, Savona e Olbia, nell’ambito di una indagine della procura di Milano in cui, come risulta dall’avviso di chiusura dell’inchiesta, sono indagate 38 persone, in gran parte imprenditori.

A disporre il sequestro preventivo, chiesto dal pm Bruna Albertini, è stato il gip Alessandra Cecchelli. I reati ipotizzati a vario titolo sono associazione per delinquere di carattere transnazionale, bancarotta fraudolenta, intestazione fittizia di beni, usura, riciclaggio, autoriciclaggio, emissione di fatture per operazioni inesistenti, frode fiscale e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.

Secondo la ricostruzione gli indagati, si legge in un comunicato firmato dal Procuratore facente funzione Riccardo Targetti, il sistema architettato si sarebbe basato sul sistematico drenaggio di risorse a società ‘decotte’ e che hanno operato in vari settori, tra cui la commercializzazione di pneumatici, l’editoria, e la costruzione e compravendita di imbarcazioni. Risorse e cespiti che sarebbero stati fatti confluire in nuove entità societarie che, in tal modo, potevano proporsi “pulite” sul mercato.

Secondo l’inchiesta, oltre al sistematico ‘drenaggio di risorse’, gli indagati avrebbero svuotato i conti correnti societari in seguito alla creazione di fittizi crediti di imposta, con la commissione di plurime frodi Iva, soprattutto nel settore della commercializzazione di pneumatici, usando a tal scopo società polacche, ungheresi, slovacche, turche, francesi e tedesche. Infine, i proventi illeciti sarebbero stati ‘canalizzati’ verso società costituite nel Principato di Monaco, Ungheria, Polonia e Slovacchia, per poi essere utilizzati per l’acquisto di nuovi asset mobiliari ed immobiliari in Italia.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share