Ponte di Oloè, due comunità isolate: Oliena e Dorgali pronte alla battaglia

Le comunità di Oliena e Dorgali non si arrendono e sono pronte a dare battaglia dopo il ‘no’ da parte del tribunale di Nuoro al dissequestro del ponte di Oloè, crollato dopo l’alluvione del 2013 provocando la morte del poliziotto, Luca Tanzi. A sei anni dalla chiusura, secondo gli esperti, le opere di messa in sicurezza della struttura, completate dalla Provincia, non garantiscono ancora le condizioni ottimali per la riapertura. Dunque, serve un supplemento di indagini e di lavori di consolidamento che costeranno ulteriori 2,5 milioni di euro. Una situazione che scalda gli animi degli abitanti di Oliena e Dorgali le due comunità più penalizzate dall’interruzione della strada provinciale che costringe pastori e agricoltori ad allungare notevolmente il percorso per raggiungere i loro poderi.

I cittadini di Oliena chiedono le dimissioni del sindaco, Bastiano Congiu, come atto forte di protesta contro il mancato dissequestro. Il primo cittadino ha risposto convocando nel pomeriggio una riunione del Consiglio comunale straordinario per discuterne con i suoi concittadini e concordare tra maggioranza e opposizione le prossime mosse.: “Se questo ponte è un cadavere, quindi impossibile da rianimare, che si arrivi a prospettare la costruzione di un nuovo ponte, soluzione già prospettata in passato dall’Anas – dice il consigliere comunale, Valentino Carta (Pd) – nel frattempo però bisogna cercare una soluzione per la viabilità: la strada Oliena-Dorgali deve essere riaperta subito, possibilmente utilizzando il ponte di Oloé così come è oggi, magari con dei limiti da studiare”. Anche la sindaca di Dorgali, Maria Itria Fancello, è sul piede di guerra e si dice pronta a valutare le iniziative da portare avanti insieme al collega di Oliena.

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L’altra richiesta è quella di un commissario per accelerare le procedure di riapertura o per metterci una pietra sopra e ricominciare da un altro ponte. La richiesta, condivisa da maggioranza e opposizione in Consiglio comunale a Oliena, è contenuta in un documento elaborato questo pomeriggio durante un’assemblea civica. Una riunione molto partecipata: decine di olianesi hanno voluto prendere parte all’appuntamento per sentire le proposte di sindaco e consiglieri.

Polemica anche da parte del consigliere regionale della Lega, Pierluigi Saiu, che mette a confronto i tempi del ponte di Oloè con quelli del passaggio sulla Statale 195 portato via dalla piena: “Per riaprire un ponte in provincia di Cagliari sono bastati sette giorni e invece il ponte di Oloè è chiuso dal 2013. È incredibile, sono stati spesi milioni di euro per tenere il ponte chiuso e, dopo l’ennesimo intervento, questa volta in capo alla Provincia, scopriamo che comunque non sarà riaperto e che servono altri lavori”. L’esponente del Carroccio, poi, propone di “valutare la possibilità di trovare altre soluzioni che permettano di ripristinare una viabilità completa. Non ci possono essere comunità tenute in ostaggio”.

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