Continua l’oltraggio alla memoria di Antonio Mea e dell’agente Pierino Ollanu, di Gergei, trucidati dai brigatisti rossi il 3 maggio del 1979 davanti alla sede regionale della DC in piazza Nicosia a Roma.
Dopo la ‘tregua’, legata agli articoli pubblicati da Sassate e Sardinia Post, concessa il 18 novembre scorso nella Giornata Regionale della Memoria per gli appartenenti alle Forze di Polizia caduti nell’adempimento del proprio dovere, i cassonetti dei rifiuti, la spazzatura e la sporcizia sono ritornati sotto la targa commemorativa in piazza Nicosia.
Uno sfregio, l’ennesimo, che anche questa volta non è passato inosservato. Due poliziotti in pensione che facevano servizio con Mea e Ollanu, si sono presentati in piazza Nicosia per chiedere spiegazioni e allo stesso tempo sollecitare l’immediata rimozione di quei cassonetti. I due ex poliziotti hanno parlato con il responsabile Ama di zona che, da quanto si apprende, non avrebbe fornito risposte chiare sul perché quei cassonetti siano stati riposizionati sotto la targa. I due ex appartenenti alla Polizia di Stato si sono anche rivolti al Distretto di polizia competente per territorio, sollecitando un interessamento da parte dei funzionari.
A quanto pare già altri poliziotti e altri residenti si erano lamentati per la presenza dei cassonetti e della spazzatura, addirittura alcuni negozianti della zona avrebbero presentato richieste di rimozione al Comune di Roma e all’Ama, che al momento non hanno sortito alcun effetto. Di sicuro adesso lo sfregio è sotto gli occhi di tutti.
La prossima settimana è stato fissato un incontro all’Ama per risolvere il problema che forse, anche con un interessamento da parte dei vertici della Questura, sarebbe stato già risolto da tempo. I due poliziotti in pensione, la nostra testata, ma anche tante altre persone che conoscevano Mea e Ollanu, rimarranno vigili fino a quando quai cassonetti non spariranno per sempre.
Ma.Sc.