Policlinico sassarese, ora è ufficiale: stop all’attività, pazienti da trasferire

L’assessorato regionale alla Sanità ha revocato l’accreditamento al Policlinico sassarese, la struttura ospedaliera privata risultata fuori norma in materia di sicurezza. Lo stop all’attività in regime di convenzione col servizio sanitario della Sardegna è stato confermato oggi da una comunicazione spedita dal direttore generale Giuseppe Maria Sechi. Vuol dire aria di trasferimento per i 40 pazienti attualmente ricoverati.

La revocata firmata dal Dg è arrivata mentre a Cagliari, negli stessi uffici di via Roma, si teneva un vertice tra l’assessore Luigi Arru e Andrea Rusconi, direttore amministrativo di Habilita, la società che si è detta pronta a subentrare nella gestione del Policlinico, secondo un accordo che sembrava cosa fatta nei giorni scorsi. Il direttore generale, nel comunicare la decisione di rescindere la convenzione, ha invitato “Policlinco, Ats, e l’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari a trovare tutte le soluzioni necessarie per garantire l’assistenza sanitaria ai pazienti ricoverati” nella struttura di viale Italia.

Il vertice tra Arru e Rusconi, è trapelato nel corso della giornata, si è concluso con un nulla di fatto: non hanno partecipato né i dirigenti e né i funzionari dell’assessorato, vista la comunicazione di Sechi, quindi tutto si è ridotto a un confronto interlocutorio. La partita non è comunque chiusa, almeno per provare a rilanciare il Policlinico nei prossimi mesi: un nuovo tavolo è stato convocato per questa settimana, sebbene non sia stata ancora fissata la data. Si sa soltanto che al centro della trattativa ci saranno i dettagli procedurali per tentare di rilanciare l’attività della struttura.

Dal canto loro, i rappresentanti del gruppo Rusconi hanno riferito all’assessore Arru di essere intenzionati di recuperare l’ospedale private di viale Italia, ma hanno chiesto chiarimenti sui passaggi amministrativi richiesti dalla normativa per ottenere nuovamente l’accreditamento in regime di convenzione. Una delle opzioni è rilevare il Policlinico con un contratto d’affitto, per sanare poi i requisiti che mancano sulla sicurezza e che hanno determinato la revoca dell’accreditamento. Per questa ragione il destino delle 200 buste paga è tutto da discutere, mente esiste un problema immediato sull’assistenza dei 40 pazienti ricoverati.

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