Sciola: “Era l’emblema dell’immagine fantasiosa dell’infanzia”

Pinuccio Sciola, grande amico e compagno d’arte di Maria Lai, è stato tra i primi a sapere della sua morte. “Mi ha chiamato questa mattina la nipote, sapevo che stava male già da diverso tempo. Oggi è volata via e so che da qualche parte, tra le sue montagne, starà sorridendo. Nutrivo una profonda stima, che sentivo condivisa, e oggi la sua morte lascia un grande vuoto. Era l’emblema dell’immagine fantasiosa dell’infanzia, viveva come una fata, silenziosa e laboriosa, notturna. Ogni volta che mi soffermo sui suoi lavori respiro straordinarie emozioni. Non abbiamo mai lavorato a un progetto comume, ma avevamo continue frequentazioni, ci scambiavamo idee e opinioni, ed era felicissima quando due anni fa le portai delle mie pietre che sistemò nel suo bel giardino di Cardedu. Mi mancherà molto, non ricordo nemmeno con esattezza come e quando l’ho conosciuta. Ricordo i suoi doni per la nascita di mia figlia, che continuò scherzosamente a chiamare MariaPietra, e ricorderò per sempre le sue mani preziose, instancabili, mani che hanno accarezzato la mia vita”. (d.p.)

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