Gli arresti effettuati questa mattina dagli uomini della Guardia di Finanza di Cagliari, nell’ambito dell’indagine sulla realizzazione di un impianto di produzione di energia rinnovabile a Ottana, arrivano dopo un lungo periodo di intercettazioni telefoniche e ambientali. Secondo gli inquirenti, Davide Galantuomo avrebbe approfittato del suo ruolo di amministratore di Enas, l’ente regionale acque, per pilotare l’appalto da 9,5 milioni di euro bandito appunto da Enas per la realizzazione dell’impianto di Ottana, in combutta con l’ingegnere desulese Tore Pinna – già personaggio di spicco dell’indagine Sindacopoli – e con l’ex portiere del Cagliari Renato Copparoni. Oltre a Galantuomo, Pinna e l’ex calciatore, questa mattina ai domiciliari sono finiti i dirigenti della società emiliane Consorzio Cooperative Costruzioni Gianni Lolli e dell’associata Ceif, Luigi Betti, che effettivamente hanno vinto l’appalto e avrebbero pagato una tangente di 90mila euro su un totale concordato di 135mila euro. Ma c’è anche un altro appalto finito nel mirino della Procura di Cagliari.
L’appalto da 7 milioni per il mulino Guiso Gallisai
Si tratta dei lavori il recupero funzionale del mulino Guiso Gallisai, a Nuoro. Un appalto da 7 milioni di euro, assegnato provvisoriamente alla Rti Beltrami. In seconda posizione, la Consorzio Cooperative Costruzioni, tra i cui dirigenti figurano Gianni Lolli e Luigi Betti. Emerge dalle intercettazioni che Pinna avrebbe contattato la presidente di gara per caldeggiare l’esclusione della Rti Beltrami, con la conseguente assegnazione dell’appalto alla CCC di Lolli. Una manovra di cui Pinna avrebbe informato sia Galantuomo che Copparoni, scrive il Gip Giuseppe Pintori, affermando di aver fatto un grosso favore a “Baffetto”, individuato dalla polizia giudiziaria in Lolli, intercedendo presso la presidente della commissione e facendo escludere il vincitore provvisorio della gara. Di contro, Pinna avrebbe ricevuto metà dell’incarico di progettazione dei lavori per il mulino Guiso-Gallisai e Copparoni si sarebbe interessato a che Lolli mantenesse la promessa. Pinna conferma tutto durante una telefonata intercettata con Renato Copparoni.
Pinna: “La presidente di commissione è una mia amica, ho fatto escludere i primi per un difetto, li ho fatti escludere io”.
Copparoni: “Guarda che io… Ascolta hai fatto bene”.
Pinna: “baffetto però ha promesso di darmi la metà dell’incarico di progettazione”.
Copparoni: “Eh beh no… ma ci parlo anch’io con…”.
Pinna: “No…”.
Copparoni: “Nooo ci parla guarda io col Baffetto sono in sintonia ottima”.
Pinna: “Al Baffetto gli dici ‘Pinna deve avere la metà dell’incarico’”.
Va detto che nell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Pintori, vengono confermati i tentativi di escludere la Rti Beltrami per far subentrare la CCC, ma si sottolinea come questi siano “stati inutili”.
(foto da https://asoc4arim.altervista.org)