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Peste suina, sempre meno focolai in Sardegna: nel 2017 solo 17

Migliora la situazione epidemiologica della Peste suina africana, sia negli allevamenti suini domestici che nei cinghiali. Lo rilava la Regione con  l’Unità di Progetto per l’eradicazione della Peste suina che si è riunita con il presidente Francesco Pigliaru, l’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, e la rappresentanza del ministero della Salute, per fare il punto sul piano di eradicazione e sullo stato della malattia. Se nel 2013, stagione in cui vi fu l’ultima grande ondata di Peste suina africana fra i suini domestici, si erano contati in Sardegna 109 focolai. Nel 2017 si è scesi a 17, mentre quest’anno si è registrato un focolaio ad Aritzo. Dei 17 casi segnalati la scorsa stagione ben 12 si erano verificati nella vecchia provincia di Nuoro, due in Ogliastra e a Cagliari e uno nella provincia di Olbia-Tempio. Il presidente Pigliaru ha ricordato, ringraziando le donne e gli uomini impegnati ogni giorno sul campo, “l’enorme sforzo che sta facendo la Regione per vincere questa battaglia di civiltà che ha un enorme valore economico e simbolico. Un impegno annunciato già dai primi giorni della legislatura e che, nonostante alcuni momenti difficili, sta iniziando a dare dei risultati anche sul piano culturale, dove la mentalità sta pian piano cambiando facendo intravedere la possibilità di un futuro di nuovo sviluppo economico, soprattutto per le aree interne della Sardegna”.  L’impegno messo in campo dalla Regione Sardegna nella lotta alla Psa è stato apprezzato e riconosciuto dal direttore generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari del ministero della Salute, Silvio Borrello.

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