Perseguitato perché omosessuale: madre e fratello accusati di stalking

Con la deposizione della moglie e del compagno della parte offesa è ripreso davanti al Tribunale di Oristano il processo per stalking nei confronti della madre e del fratello di un allevatore di 43 anni di Arborea, sposato e padre di due figli, che aveva scelto di rivelare ai familiari la propria omosessualità. I due testimoni hanno confermato che l’outing del 43enne non era stato apprezzato dai due congiunti, riferendo al giudice la lunga catena di minacce e umiliazioni che l’uomo ha dovuto subire a partire dal 2015. Minacce e umiliazioni, con l’aggiunta di espliciti inviti al suicidio, sarebbero stati pressoché quotidiani, anche perché l’allevatore all’epoca dei fatti abitava nella stessa palazzina della madre e del fratello.

L’uomo aveva deciso di raccontare la sua omosessualità e la scelta di unirsi ad nuovo compagno prima alla moglie, che aveva accettato la situazione, e poi alla madre e al fratello, che invece, secondo l’accusa, avevano reagito scatenando contro di lui una vera e propria ‘guerra’ per convincerlo a interrompere la relazione. Il processo è stato aggiornato al 17 febbraio prossimo.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share