Nuove frontiere del gusto per le ostriche. Archiviato lo champagne, ora i prelibati mitili si possono gustare con originali abbinamenti. Con il whisky, ad esempio, ma anche con la salsiccia bergamasca. Sono le insolite proposte enogastromiche che saranno presentate sabato e domenica (2-3 marzo), in occasione delle degustazioni del Roma Whisky Festival. E, sempre nel fine settimana, ma questa volta a Milano, l’associazione Euro-Toques Italia fondata da Gualtiero Marchesi, dopo una tavola rotonda incentrata sul ruolo dei cuochi come promotori del turismo enogastronomico, farà il punto sulle ostriche e sui nuovi, ‘azzardati’, accoppiamenti. Tra quelle selezionate, ci saranno anche le ostriche italiane sarde, conosciute come Sandalia.
Si tratta di un’ostrica italiana d’eccellenza, autoctona, fiore all’occhiello della produzione ostricola sarda. La Sandalia è allevata dalla cooperativa pescatori di Tortolì, in Ogliastra, realtà fondata negli anni Quaranta e diventata punto di riferimento per la mitilicoltura. L’ostrica sarda si presenta esternamente con un colore che va dal bianco panna al nero, passando per varie tonalità di bruno. “Offre un gusto iniziale sapido che lascia spazio alla piacevolezza della mandorla e della nocciola per finire con una sensazione zuccherina”, si legge in una nota.
La Sandalia è coltivata nello stagno di Tortolì, uno specchio acqueo di circa 280 ettari, situato in un contesto di alto pregio naturalistico. L’anno scorso, le spiagge della zona sono state premiate con sei bandiere blu dalla Fondazione per l’educazione ambientale. (d.p.)