Il mare di Arbus, nella costa del Medio Campidano, si rivela ancora una volta il più pericoloso dell’Isola. A Piscinas e Torre dei Corsari altre cinque persone sono state messo in salvo dai bagnini. Salgono così a diciannove, nel giro di una settimana, i sardi e i turisti strappati alle onde.
Oggi il primo allarme è scattato a Torre dei Corsari, dove, ancora una volta, si è rivelata decisiva la tempestività di Federico Angius (nella foto), 23 anni, di Villacidro, il ragazzo che fa assistenza balneare. Fabiola Zoccheddu, 18 anni, di Tramatza, era al largo, quando dalla torretta di avvistamento è stata notata in difficoltà. Insieme a lei Luca Palmas, 25 anni, di Oristano. Per salvarli, Angius ha portato loro due tavolette galleggianti, alle quali farli aggrappare. Il bagnino già la scorsa settimana si era reso protagonista di diversi provvidenziali interventi.
Gli altri tre soccorsi sono avvenuti a Piscinas, dove i bagnini in servizio sono due. Precisamente Andrea Piras e Matteo Vinci che hanno riportati in spiaggia, sane e salve, tre turiste. I loro nomi sono Monica Despirito, 31, anni di Padova; Rosanna Del Bene, 49, di Fiume Veneto (Pordenone); Brigitta Afarens, cinquantenne, residente a Tilly, in Francia.
Insomma, i baywatch del Medio Campidano sono già considerati i super eroi delle spiagge sulcitane, vista l’impressionante sequenza di salvataggi che hanno messo a segno. Di certo, l’assistenza balneare, affidata alla Protezione civile del territorio, diventa sempre indispensabile in una costa dove le correnti giocano di continuo brutti scherzi agli appassionati del mare.