Prima ha interrotto la messa, dimenandosi e urlando frasi sconnesse, poi dopo l’arresto, in Questura, si è scagliato contro gli agenti. Protagonista dello spiacevole episodio, per i fedeli della chiesa di Sant’Efisio a Oristano, un senegalese residente a Iglesias.
La scorsa domenica, sette giugno, è stato proprio il parroco, don Gianfranco Murru, ex cappellano provinciale della polizia di Stato, a chiamare gli agenti perché l’uomo cominciava a dimenarsi tra i banchi urlando frasi sconnesse contro la Chiesa e altre religioni, poi è salito sul presbitero interrompendo la celebrazione. I poliziotti, dopo gli inutili tentativi del parroco, sono intervenuti per riportare l’uomo alla calma, ma hanno notato che si trovava in evidente stato di alterazione, probabilmente per l’assunzione eccessiva di alcolici. Quindi lo hanno accompagnato in Questura.
Qui però il senegalese li ha ingiuriati e minacciarti di morte e si è scagliato contro gli agenti che stavano notificando il suo arresto e ha urtato con violenza il pannello in plexiglass anti-contagio sistemato su una scrivania, rompendo i supporti e proiettandolo contro un poliziotto.
È stato immobilizzato e trattenuto nelle camere di sicurezza. All’udienza per direttissima, l’arresto è stato convalidato e nei suoi confronti è stato emesso il provvedimento dell’obbligo di firma per due volte al giorno. Al processo di merito verranno definite eventuali ulteriori decisioni.