A Orgosolo scoppia la guerra dei murales: “Tre mesi di lavoro e dal Comune solo un’elemosina”

Un’estate all’insegna del muralismo, con artisti e giovani per le strade di Orgosolo, uno dei paesi sardi patria dei murales, per realizzare nuovi disegni e partecipare a convegni sul tema. L’iniziativa, però, ha portato anche polemiche fra l’associazione culturale Viche Viche e il Comune “perché per i nostri amministratori ci sono associazioni di serie A e B”. L’associazione Viche Viche, che da anni nel paese lavora per iniziative sull’arte, sull’ambiente e sulla scienza, si lamenta di non avere avuto i giusti riconoscimenti dal comune. Quest’anno l’associazione ha lavorato per tre mesi con un centinaio di ragazzi, seguiti dai muralisti storici del paese, da Francesco Del Casino a Pasquale Buesca.

“Abbiamo effettuato laboratori con i ragazzi da aprile a luglio – hanno spiegato le rappresentanti dell’associazione – dedicando giornate a ripulire siti abbandonati e indecorosi, alla piantumazione, a tinteggiare le ringhiere e a realizzare fantasiosi contenitori per la differenziata, panchine, fioriere. Tutto questo senza essere stati considerati dall’amministrazione comunale, nessun aiuto né economico né morale”.

Per contro nello stesso periodo c’è stato un altro episodio che ha avuto tutti gli onori da parte di sindaco e giunta. Cinque ragazze di San Pietroburgo hanno realizzato un murales. A loro l’amministrazione ha fornito il necessario, convocando persino un consiglio comunale straordinario con uno speciale riconoscimento, come mai era avvenuto prima, nei confronti dei muralisti della storia di Orgosolo. Noi diciamo: ben venga. Ma perché per noi non c’è stato nemmeno un saluto nelle giornate delle nostre manifestazioni?”.

“Abbiamo partecipato a un bando e ci sono stati assegnati dall’amministrazione solo 500 euro, siamo state la Cenerentola, e li abbiamo prontamente restituiti. Invece il paese non è stato insensibile alle nostre manifestazioni, tutti hanno fatto a gara per aiutarci – ha concluso Viche Viche – gli esercizi commerciali ci hanno finanziato, la parrocchia ci ha offerto i locali per i laboratori, un’azienda di tinte di Nuoro ci ha offerto i colori, le mamme hanno portato i figli ai laboratori e hanno fatto a gara per aiutarci. E’ questo ci rende molto orgogliose”. (Ansa)

(foto dal gruppo Facebook Viche Viche)

 

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share