Un manoscritto di una decina di pagine. Quasi un testamento. L’ha lasciato al suo avvocato di fiducia l’operatore ecologico morto suicida la vigilia di Capodanno ad Alghero dopo aver sparato alle gambe al direttore dell’ecocentro di Ungias Galantè e al ragioniere.
La vittima si chiamava Antonio Rosario Urgias. Aveva 40 anni. È stato il legale incaricato, Elias Vacca, a rivelare l’esistenza del documento, consegnato oggi al magistrato inquirente che sta ricostruendo le ragioni della tragedia. L’inchiesta ruota attorno all’ambito lavorativo dell’ecocentro, dove vengono portati i rifiuti domestici di tutto il territorio di Alghero: quel giorno Urgias, pur non essendo in turno, si è presentato a Ungias Galantè attorno alle 5.30 del mattino e lì ha messo in atto il suo piano. Urgias ha preso di mira l’ingegnere Ivan Cherchi, 43 anni, e il ragioniere Sergio Florulli, di 50, perché con loro avrebbe avuto frequenti discussioni, sempre stando a una prima ricostruzione.
Quando l’operatore ecologico ha puntato la pistola contro i due superiori, un collega ha provato a farlo desistere e solo per quel motivo l’arma è stata abbassata sino alle gambe dei due e non più al volto. Poi Urgias si è seduto e l’ha fatta finita con un colpo alla testa.
Sempre stando alle prime testimonianze, il 40enne prima di sparare Cherchi e Florulli diceva: “Adesso ve la faccio pagare, adesso ve la faccio vedere io“. All’inizio qualcuno pensava a uno scherzo ma poi l’uomo è andato verso la sua auto, nel piazzale dell’azienda, e ha estratto una pistola calibro 7.65. Mentre gli operai in turno cercavano di mettersi al riparo, Urgias ha continuato a gridare la frase nota: “Ora vi faccio vedere come muore un uomo”.
Quanto ai due feriti, Cherchi è stato colpito a entrambe le cosce e a un ginocchio, mentre Florulli alla coscia destra. Entrambi sono stati operati e si trovano ancora in ospedale, ad Alghero, ma le loro condizioni starebbero migliorando.
Le indagini sono affidate ai carabinieri guidati dal capitano Michele Marruso, comandante della compagnia della città catalana. Al vaglio degli investigatori anche le immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza dell’ecocentro. I funerali di Urgias sono stati fissati per domani alle 15.30 nella chiesa di San Giuseppe.