Ha la dinamica dell’agguato l’omicidio-suicidio tra fratelli di origini sarde avvenuto a Oste di Montemurlo (Prato) nella casa che condividevano sino a tre anni fa fin quando uno di loro ha cessato di abitarci. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti in queste ore, Maurizio Pusceddu, 60 anni avrebbe aspettato il ritorno a casa del fratello Giacomo, 54 anni, nascondendosi, anche col favore del buio, nelle scale che conducono al terzo piano del condominio dove giovedì sera tardi gli inquilini hanno sentito gli spari.
Dopo averne atteso il ritorno a casa, Maurizio avrebbe dunque esploso due colpi di pistola – una Beretta regolarmente detenuta – che hanno colpito Giacomo a una spalla e alla testa mentre stava per aprire la porta del suo appartamento. Poi si sarebbe ucciso a sua volta con un colpo sparato alla testa. Entrambi avevano lavorato come operai nel settore tessile ed il più anziano era andato in pensione e si era allontanato. Nessuna certezza, al momento, sul movente dell’omicidio: si sa che i rapporti fra i due fratelli erano tesi ma al momento non emerge l’esatta causa scatenante dell’azione. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, il sostituto procuratore Lorenzo Boscagli, il medico legale Brunero Begliomini. Si indaga sul movente, al momento sconosciuto