Omicidio Dore, il pg chiede in appello di confermare a Contu 16 anni di condanna

Pierpaolo Contu è l’esecutoremateriale dell’omicidio di Dina Dore e deve restare in carcere. Sono queste le conclusioni fatte dal procuratore generale della Corte d’appello del tribunale dei minori di Sassari, Maria Gabriella Pintus, al termine della requisitoria in cui ha chiesto la conferma della condanna di primo grado. Al giovane, oggi 23enne ma all’epoca dei fatti ne aveva appena compiuti 16, il gup del tribunale dei minori di Sassari, Antonio Minisola, aveva inflitto 16 anni di reclusione nel dicembre scorso. Stamane, dopo aver ripercorso in oltre due ore la tesi accusatoria sostenuta dagli inquirenti anche in primo grado, il pg ha sollecitato la conferma della condanna.

Il processo, con Contu presente oggi in aula, è stato aggiornato al prossimo 8 agosto, quando parleranno i due legali della difesa, Gianluigi Mastio e Mariella Masia. L’omicidio di Dina Dore, la mamma di Gavoi (Nuoro) morta per asfissia, risale al 26 marzo 2008. Il giovane è indicato come l’esecutore materiale del delitto che sarebbe stato commissionato dal marito della vittima, il dentista Francesco Rocca a giudizio in Corte d’assise a Nuoro. Gli arresti dei due sono avvenuti cinque anni dopo il fatto di sangue.

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