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Omicidio Dore, l’arresto del marito dopo la svolta investigativa del novembre scorso

La svolta nelle indagini sull’omicidio di Dina Dore è arrivata nello scorso novembre, quando i magistrati della Dda di Cagliari che indagano sulla morte dal marzo 2008 hanno sottoposto ad un interrogatorio Francesco Rocca, il marito arrestato questa mattina dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di Nuoro e rinchiuso nel carcere di Nuoro. In quell’occasione l’uomo, di professione dentista, si era detto “sorpreso e scioccato”.

La donna fu trovata morta dentro il bagagliaio della sua macchina parcheggiata dentro il garage di casa, il 27 marzo del 2008, all’indomani della sua scomparsa. Inizialmente si pensò ad un sequestro di persona a scopo estorsivo, date anche le condizioni economiche buone dei Rocca. Poi il ritrovamento del corpo della donna, morta per soffocamento e ricoperta di nastro per pacchi. Vicino alla macchina fu trovata anche la figlia di pochi mesi, lasciata nel passeggino. Sebbene le indagini inizialmente fossero andate nella direzione del sequestro, non era mai stata scartata l’ipotesi dell’omicidio.

Questa mattina il risultato della svolta investigativa di novembre, con l’arresto del marito, con l’accusa di uxoricidio, compiuto con la complicità di un giovane di 23 anni di cui non sono state rese note le generalità.

“E’ una comunità sconvolta”, questo il commento di un assessore comunale di Gavoi nell’apprendere la notizia. “Gavoi è una comunità civile, mai sfiorata dai fatti di cronaca che caratterizzano invece gran parte dei piccoli comuni del nuorese denominati per questo “paesi del malessere” o “paesi caldi”. Il paesino che guarda al lago di Gusana è sempre stato estraneo a faide, sequestri, delitti per interesse. Centro di cultura dove ogni estate si celebra il festival letterario “L’isola delle storie”.

L’omicidio della donna, davanti agli occhi della piccola figlia, sconvolse l’intera comunità e nessuno immaginava una svolta simile nelle indagini. Era una coppia conosciuta e ben voluta. Inoltre, la nascita della bambina appena pochi mesi prima aveva allontanato i sospetti dal marito. In paese la convinzione è sempre stata quella di un tentativo di sequestro di persona, da parte di persone estranee a Gavoi, finito con l’omicidio per la dura reazione della vittima.

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