Il processo per l’omicidio di Dina Dore riprende oggi in Corte d’assise a Nuoro. Sotto accusa, il dentista Francesco Rocca, di 43 anni, accusato di essere il mandante dell’uccisione della moglie, avvenuta a Gavoi il 26 marzo 2008.
In aula si riparte dalle decisioni sulle eccezioni sollevate venerdì scorso dalla difesa e non è escluso che sui pareri della Corte peserà anche la sentenza emessa i giorni scorsi dalla Cassazione che ha confermato l’arresto del dentista e la competenza della Dda di Cagliari, sempre contestati dal collegio di difesa.
I giudici romani danno credito al supertestimone che ha sentito la confessione del giovane accusato di essere l’esecutore materiale del delitto. Pierpaolo Contu, 23 anni, minorenne all’epoca dei fatti, ha chiesto il rito abbreviato, ma sarà il giudice di Sassari a decidere.
Da domani si potrebbe entrare nel vivo del processo per Rocca iniziando ad ascoltare i numerosi testimoni, oltre 100, citati da accusa e difesa. La svolta nelle indagini sul delitto di Dina Dore, dopo cinque anni di sospetti, si ebbe lo scorso 28 febbraio con l’arresto del dentista e del presunto omicida.