Omicidio ad Arzana, ucciso un 50enne: esecuzione con una fucilata al volto

Un colpo di fucile calibro 12 caricato a pallettoni e sparato a distanza ravvicinata gli ha disintegrato la testa, cancellandone il volto. Il cadavere di un uomo, Cesare Balzano 50enne già noto alla giustizia, è stato trovato intorno alle 10 di questa mattina all’interno di un maneggio di sua proprietà a poca distanza da Arzana. Sul posto i carabinieri della Compagnia di Lanusei hanno ricostruito la dinamica dell’omicidio.

Cesare Balzano, che di mestiere faceva l’operatore ecologico, sarebbe stato colto di sorpresa dal killer appena sceso dal suo Pikup, vicino al maneggio, dove si era recato per accudire gli animali. Una esecuzione in pieno stile dunque con un colpo di grazia fatale ma non l’unico esploso: poco prima l’uomo era stato centrato da alcuni colpi al petto. Sarà l’autopsia, che verrà eseguita domani nell’ospedale di Lanusei, a ricostruire la dinamica esatta del delitto.

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La vittima ha una lunga lista di precedenti penali che risalgono agli anni 2000 ed è imputato in un processo a Cagliari per una scia di omicidi che hanno insanguinato l’Ogliastra dal 2000 al 2006. Indagini che erano state incentrate sulla clamorosa rapina alla postazione militare di Capo Bellavista messa a segno ad Arbatax il 21 settembre del 2004: in quell’occasione due banditi mascherati, dopo aver puntato le pistole contro un caporal maggiore dell’Esercito a guardia dell’armeria, si impossessarono di 13 fucili mitragliatori.

In quell’occasione uno dei banditi, Marco Ferrai, morì per cause mai chiarite. I suoi genitori Nino Ferrai e Mariangela Bagnoni vennero uccisi dopo pochi mesi, a dicembre 2004, perché stavano investigando per scoprire le ragioni della morte del figlio. Uno degli imputati per il duplice omicidio dei due coniugi è proprio Cesare Balzano. Il fratello di Cesare, Angelo Balzano, era stato condannato per il delitto di Antonio Cannas nel 2009 a Bari Sardo.

Sul posto sono arrivati gli anche specialisti del Nucleo investigativo dell’arma di Nuoro per effettuare i rilievi e raccogliere eventuale materiale biologico sulle tracce dei killer. Le indagini dei carabinieri – che in queste ore stanno sentendo amici e parenti della vittima e setacciando le campagne del paese con rastrellamenti e posti di blocco – scandagliano il passato turbolento di Balzano alla ricerca di qualche elemento che porti a fare luce sulla vicenda.

“Il malessere deve essere affrontato e risolto nei modi e con risorse adeguate, non si può continuare sulla strada della violenza”, ha detto il sindaco di Arzana, Marco Melis. “Sono fatti che ogni volta lasciano sgomenti – aggiunge Melis -. Voglio esprimere il mio cordoglio e affetto ai familiari dell’uomo ucciso ma anche a tutti i cittadini della mia comunità che si trovano ancora una volta a vivere un episodio violento”.

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