Gli ecologisti del Grig (Gruppo d’Intervento Giuridico) puntano i riflettori su Porto Spurlatta, nel comune di Olbia, e chiedono informazioni e chiarezza sui lavori del progetto de La Marina di Costa Corallina srl (foto dall’omonimo sito web) che prevedono “la realizzazione di nuove banchine, un nuovo canale di accesso, rifacimento integrale degli impianti tecnologici, pontili interni galleggianti e locali di servizio, in uno specchio acqueo di 15.620 metri quadrati e il prolungamento dell’attuale concessione demaniale marittima per i prossimi cent’anni, sino al 27 gennaio del 2111“.
L’associazione ha inviato la segnalazione alla Commissione europea, ai ministeri dell’Ambiente e dei Beni Culturali, al Servizio regionale Demanio, al Comune di Olbia, al Servizio regionale valutazione impatti, alla Soprintendenza per i Beni ambientali, al Servizio regionale tutela del paesaggio di Sassari, al Genio civile, all’Arpas. L’allarme è partito da alcuni frequentatori della costa che hanno assistito alle modifiche dell’area. Il Gruppo, guidato dal presidente Stefano Deliperi, ha inoltro richiesto informazioni sullo sbarramento del Rio Pinu che “impedisce il naturale deflusso delle acque nel porticciolo con effetti non conosciuti sotto il profilo della
qualità idrica e del rischio idrogeologico”. Da qui l’auspicio per “un fattivo intervento delle amministrazioni pubbliche competenti perché la portualità turistica non divenga un pericolo per l’ambiente e il litorale”, ha sottolineato Deliperi.