Obbligata a prostituirsi con botte e minacce: due arresti a Cagliari

Le avevano promesso un lavoro come cameriera, ma una volta arrivata a Cagliari l’hanno obbligata a prostituirsi con minacce, botte e pressioni di ogni tipo. In manette per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e induzione in schiavitù sono finiti Ovidiu Stefan Baciu, di 26 anni, romeno, e Francesca Pinna, di 31, di Cagliari. Le indagini dei carabinieri sono scattate dopo la denuncia di una romena di 31 anni arrivata in Italia circa tre mesi fa.

La giovane lavorava nella zona di Santa Gilla. Ieri pomeriggio alle 14 ha chiesto aiuto a un cliente che l’ha accompagnata dai carabinieri. Ai militari la romena ha raccontato di esser stata contattata in patria con una promessa di lavoro ma una volta arrivata sarebbe stata accompagnata a casa di Francesca Pinna, un alloggio popolare nel quartiere cagliaritano di Is Mirrionis, dove le son stati portati via documenti e telefono cellulare. I due l’avrebbero costretta a prostituirsi per mesi attraverso minacce e botte. Il romeno ogni giorno alle 14 l’accompagnava sulla strada per farla prostituire e la riprendeva alle 21:30. Durante il pomeriggio veniva controllata via cellulare con sms e telefonate.

Al termine del meretricio era obbligata a consegnare tutto il denaro, tenendo solo pochi euro per il cibo. Non le permettevano di uscire e di chiamare i due figli di otto e sei anni in Romania, non era libera di far nulla ma solo di vendere il corpo per strada. Ieri la donna dopo aver presentato la denuncia è tornata a lavoro ma attorno a lei, nascosti, vi erano i carabinieri pronti a bloccare i suoi aguzzini. Quando il romeno e l’italiana sono andati a prenderla li hanno arrestati.

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