Nuoro, processo contro il coach di pallamano per presunti abusi sessuali

Si aprirà domani nel Tribunale di Nuoro il processo a carico dell’allenatore di pallamano nuorese Roberto Deiana, accusato di abusi sessuali da due sue giocatrici, all’epoca dei fatti minorenni.

Deiana, coach della Hac Nuoro e della nazionale giovanile femminile, era stato rinviato a giudizio nel maggio scorso dal Gup Mauro Pusceddu, su richiesta del Pubblico ministero Giorgio Bocciarelli. Assistito dall’avvocato Francesco Lai, dovrà difendersi davanti al Tribunale in composizione collegiale.

Saranno presenti anche le due ragazze, una straniera e una di Sassari, che accusano Deiana di aver fatto nei loro confronti delle avances in almeno un paio di occasioni. Le carte dell’inchiesta in mano al sostituto procuratore Bocciarelli, parlano di testimonianze delle due ragazze, in particolare di alcuni tentativi di approccio da parte dell’allenatore, e di alcuni messaggi via Facebook a una delle due.

La giocatrice straniera aveva raccontato che Deiana, almeno due volte, in occasione di due trasferte nella Penisola, l’aveva molestata dopo averla attirata in una stanza d’albergo con la scusa di visionare con lei delle fasi della partita. Deiana ha sempre negato questi episodi: “E’ la vendetta di una mia ex atleta perché ho deciso di allontanarla dalla squadra”, aveva detto il coach.

Nei confronti dell’allenatore nuorese erano arrivati innumerevoli attestati di stima e solidarietà da parte di amici, colleghi, giocatrici che ha seguito in tanti anni di carriera nei campi sportivi. Deiana, infatti, è un volto noto della pallamano italiana: oltre ad essere un importante allenatore a Nuoro dove la squadra femminile gioca in serie A, ha anche portato allo scudetto le squadre femminili di Sassari e Verona, è Ct della Nazionale femminile giovanile, selezionatore della Nazionale femminile di pallamano e coordinatore regionale degli allenatori.

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