Il vento mette in ginocchio le vigne nel nord ovest della Sardegna. La denuncia arriva dalle organizzazioni degli agricoltori Cia (Confederazione italiana agricoltori) e Coldiretti dopo il forte vento che nei giorni scorsi ha colpito le aziende vitivinicole tra Alghero, Olmedo, Ittiri, Uri, Usini e Sassari. In particolare, oltre ai danni fisici provocati nei vigneti dalle raffiche di vento, le folate hanno trasportato grandi quantità di sale marino che, depositandosi sulle piante, ha causato la necrosi totale o parziale dei germogli.
“Il fenomeno ha interessato il 100% delle imprese vitivinicole del territorio, fra le quali anche la cantina di Santa Maria La Palma, che ha registrato danni notevoli, tanto da vedere ormai compromessa la stagione agricola”, spiega il presidente della Cia Nord Sardegna, Michele Orecchioni, che rivolge un invito alla neo assessora regionale all’Agricoltura, Gabriella Murgia: “Visiti di persona queste aziende, in modo da rendersi conto coi propri occhi dei disastri causati dal vento e della necessità che la Regione intervenga al più presto per supportare queste imprese”. Per determinare i danni causati dal vento eccezionale dei giorni scorsi, la direttrice di Cia Nord Sardegna, Rossana Piredda, invita le aziende a presentare agli uffici comunali preposti le segnalazioni dei danni subiti.
Tra le zone più colpite quella di Alghero dove si trova la maggiore superficie coltivata a vite della Sardegna, con circa 1.250 ettari, e in Gallura, territorio in cui sono presenti circa 7.800 ettari. Nella città catalana la Giunta comunale ha dichiarato lo stato di calamità naturale.