Nieddittas, trovato vibrione del colera. L’azienda: “Tutte le cozze sono sane”

Il Ministero della Salute ha richiamato un lotto di cozze Nieddittas perché è stata rilevata la presenza del vibrione del colera “potenzialmente neteropatogeno”. Il lotto in questione è etichettato come NS-183778-17 ed stato confezionato il 17 novembre ad Arborea.

Dalla Nieddittas assicurano che non ci sono rischi per le cozze in commercio e contesta il modo in cui sono stati fatti gli esami sul campione prelevato in una pescheria in provincia di Massa-Carrara, in Toscana. “L’azienda garantisce comunque la propria più assoluta disponibilità per assicurare, insieme alle amministrazioni competenti, l’assenza di qualunque rischio per i consumatori e, nell’immediato, ha sospeso la produzione di cozze nel sito di provenienza del lotto dal quale è stato estratto il campione”.

Tutto è partito da un prelievo fatto in una pescheria oltre Tirreno, da lì è partita la segnalazione alla Usl Toscana che ha subito contattato i colleghi sardi. La Assl di Oristano ha immediatamente attivato ad Arborea le procedure necessarie, mettendo sotto sequestro lo stabulario da cui proveniva il lotto sotto esame. Sono anche intensificati i controlli su tutti gli stabilimenti del golfo – che si aggiungono a quelli ordinari che fanno sia loro sia i produttori – e dalla Assl oristanese assicurano che la situazione è sotto controllo e non ci sono rischi per i prodotti della Cpa, la cooperativa dei pescatori di Arborea.

Sono attesi ulteriori dettagli sul campione prelevato in provincia di Massa dove è stato riscontrato il “vibrio cholerae“, e dalla Niedittas sono molto critici su come sono state gestite le operazioni. “L’analisi è stata eseguita in un’aliquota unica e non ripetibile. Con una procedura apparentemente non conforme alla prassi, non è stato dato il preavviso di 24 ore necessario per poter presenziare all’analisi – commentano da Arborea – appare inoltre insolito che non sia stato conservato un campione di prodotto per successive ulteriori analisi, dato che il vibrione non muore col congelamento, le confezioni presenti nella pescheria toscana erano 6 e pertanto nulla imponeva che si facesse un’unica analisi non ripetibile”.

In conclusione, dall’azienda assicurano che “che tutte le cozze Nieddittas attualmente in commercio sono sane, provengono da allevamenti diversi da quello del lotto analizzato, e possono essere consumate in totale tranquillità dai consumatori”. C’è un modo per evitare rischi anche in presenza di batteri e lo ricordano dalla Asl di Oristano: le cozze si dovrebbero sempre cuocere.

M. Z.

 

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