Navigator, primo giorno di formazione. Battesimo del progetto in Sardegna

È cominciata questa mattina a Cagliari l’avventura dei 121 navigator, selezionati da Anpal Servizi, che nei prossimi mesi dovranno collaborare con i centri per l’impiego per individuare un’offerta di lavoro adatta per i beneficiari del reddito di cittadinanza. A guidare la prima giornata di orientamento è stato Mimmo Parisi, presidente dell’Anpal: “Diamo inizio a questo nuovo modo di fare politiche attive del lavoro e introduciamo questa figura – ha spiegato Parisi – dal punto di vista operativo oggi sono importanti due aspetti: un momento di formazione in cui spiegherò i contenuti che il navigator dovrà apprendere nei prossimi sei mesi, e poi un momento informativo su tutto ciò che serve al navigator per svolgere i suoi compiti”. Ed è lo stesso presidente a chiarire quale sia la loro funzione, non da intendersi come tutor, ma persone chiamate a “dare un’assistenza tecnica ai centri dell’impiego in modo tale che il percorso venga fatto con tutte le risorse disponibili ma in maniera personalizzata”. L’identikit dei selezionati “rispecchia la realtà lavorativa italiana, dai giovani ai meno giovani, li accomuna il fatto che tutti sono venuti qui per rimettersi in gioco ed essere parte di un’Italia che vuole cambiare, sono tutti laureati con una media di 106“.  La scelta di avviare il percorso in Sardegna non risiede in motivi particolari se non “partire dalle Isole che spesso sono le ultime ad essere prese in considerazione”, spiega Parisi che ha chiarito come “il patto per il lavoro parte dal riconoscimento del reddito, uno volta che un soggetto lo percepisce, prende l’impegno di utilizzare queste risorse come un investimento al fine di avere un posto di lavoro”. All’esordio sardo dei navigator ha partecipato anche l’assessora regionale al Lavoro, Alessandra Zedda: “Da subito la Sardegna si è dimostrata pronta con i suoi centri dell’impiego ad aprire la partita dei navigator, noi ci auguriamo che si possa costruire la fase due del reddito di cittadinanza, perché la nostra sfida è offrire il lavoro”.

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Anpal Servizi ha disegnato un percorso formativo che prevede sedici moduli per un totale di circa 200 ore, da realizzare nell’arco dei primi 4 mesi di attività. Ciascun modulo ha una durata media di circa dodici ore e si basa sulla tecnica dell’apprendimento strutturato al lavoro. Il percorso prevede il 20 per cento delle ore in modalità di lezione frontale in presenza e on line, il 20 per cento in modalità collaborativa e il 60 per cento in modalità ‘on the job’. Quest’ultima modalità consente ai navigator di essere pienamente operativi già ad agosto e di collaborare già dal prossimo mese con gli operatori dei centri per l’impiego delle Regioni, in base alle modalità previste nelle convenzioni.

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