Nasce “Telefono rosso”, un servizio contro sfruttamento lavoratori stagionali

Sei sfruttato? Ti pagano poco o niente? Hai un contratto schifoso? Il tirocinio è un lavoro? Puoi segnalarlo, anche anonimamente, al Telefono ruju (telefono rosso), un servizio allestito da Caminera Noa e Usb. Le domande compaiono in un adesivo promozionale già in circolazione. Non necessariamente una chiamata al telefono: la situazione di sfruttamento può essere denunciata anche attraverso i social. L’iniziativa è stata presentata ai giornalisti da Enrico Rubiu, segretario Usb, e da Alessia Etzi e Isabella Russu di Caminera Noa, associazione che sta già portando avanti da mesi una battaglia per la regolarità dei tirocini. Un servizio che parte non a caso d’estate. Perché è il momento più caldo, non solo per il meteo.

“È noto – spiegano i promotori – che una grande percentuale di lavoratori stagionali non siano assunti regolarmente e quando lo sono difficilmente il contratto nazionale di lavoro viene rispettato: 12 ore di lavoro, nessun giorno libero, straordinari non pagati e condizioni disumane”. C’è poi la questione tirocini: “Registriamo annunci – denunciano associazione e sindacato – che richiedono tirocinanti bagnini, camerieri, aiuto cuochi, lavapiatti”. Le richieste? “Sono quelle di far rispettare le poche norme relative al lavoro stagionale: più controlli negli esercizi e nelle strutture ricettive da parte dell’ispettorato del lavoro e rimozione degli annunci non conformi sul sito dell’Aspal”. E c’è anche una proposta. “Il tirocinio è formazione, non lavoro – spiega Russu, coordinatrice del tavolo Traballu – perché allora non procedere con i tirocini d’inverno per poi invece fare le assunzioni d’estate?”.

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