I comuni barbaricini di Esterzili, Sadali, Seui e Seulo dicono no all’accorpamento alla provincia del Sud Sardegna: con questa premessa il 13 dicembre scorso è nato a Seulo il Comitato Pro-Barbagia, Comitato Intercomunale per la scelta della provincia.
“Il Comitato rivendica il diritto per i residenti di Esterzili, Sadali, Seui e Seulo di poter decidere l’ambito di appartenenza attraverso strumenti partecipativi democratici. Rifiutiamo l’accorpamento alla Provincia del Sud Sardegna perché avvenuto senza il necessario coinvolgimento delle popolazione, coinvolgimento che sarebbe dovuto essere interpretato in prima battuta dalla Regione Sardegna non confondendo gli atti precedenti, oggi superati, relativi all’adesione alla Provincia di Cagliari. Le amministrazioni locali, nonostante fossero a conoscenza della modifica dell’assetto delle autonomie locali della Sardegna (legge regionale del 4 febbraio 2016 n. 2), non hanno fatto nulla per informare gli abitanti e confrontarsi con loro, confidando nel fatto che le province venissero abolite dalla riforma costituzionale, riforma bocciata dal corpo elettorale con il referendum del dicembre 2016”.
L’accorpamento al Sud Sardegna dei quattro comuni della Barbagia di Seulo, che prima facevano parte della Provincia dell’Ogliastra e poi della Provincia di Cagliari, è oggi definitivo mentre il comune di Ussassai, per decisione da parte degli amministratori, ha deciso di aspettare il nuovo quadro normativo ed ora si trova nella provincia di Nuoro.
“Rileviamo – prosegue la nota del Comitato Pro-Barbagia – che nonostante le numerose sollecitazioni da parte dei cittadini, ad eccezione del comune di Seulo che ha consentito attraverso referendum ai cittadini di potersi esprimere, le altre amministrazioni, e soprattutto la Regione Sardegna, non hanno ancora attivato le forme di partecipazione democratica. Nonostante il referendum tenutosi a Seulo, con il quale il 98% dei residenti ha espresso la volontà di tornare in Provincia di Nuoro, la Regione Sardegna arbitrariamente non tiene conto della volontà popolare. Visto il quasi totale disinteresse da parte delle amministrazioni locali e della politica, il Comitato interpretando le esigenze delle comunità residenti, incontrerà i cittadini della Barbagia con apposite assemblee con l’obiettivo di informare e sensibilizzare sugli effetti dello spostamento di ambito provinciale”.
“Il Comitato ribadisce il diritto all’autodeterminazione segnalando che in caso di mancato avvio della concertazione con le popolazioni insediate attiverà tutti gli strumenti di sensibilizzazione e pressione dell’opinione pubblica e della politica, non escludendo il ricorso alle vie legali, con l’obiettivo finale di vedere ripristinare il sacrosanto diritto di scelta e la Democrazia”.