Svolta sull’inchiesta della Procura di Firenze che indaga sulla morte del calciatore Davide Astori, ex giocatore del Cagliari e capitano della Fiorentina, trovato senza vita in una stanza d’albergo la mattina del 4 marzo a Udine poco prima di scendere in campo.
Secondo quanto riportano oggi i quotidiani sardi, uno dei due medici indagati è Francesco Stagno (direttore sanitario dell’Istituto di Medicina dello Sport di Cagliari), l’altro è Giorgio Galanti, ordinario di medicina interna all’ospedale di Careggi, a Firenze, che ha già confermato all’Ansa di aver ricevuto l’avviso di garanzia. Entrambi i due professionisti al momento non hanno rilasciato dichiarazioni. L’ipotesi di reato è omicidio colposo. L’obiettivo delle indagini della Procura di Firenze è capire se il calciatore potesse essere fermato prima del malore fatale e quali gli elementi emersi all’atto del rilascio del certificato di idoneità alla pratica sportiva. Secondo alcune anticipazioni apparse sul quotidiano La Nazione, una perizia medica, rilasciata a seguito di un elettrocardiogramma, avrebbe evidenziato una “extrasistolia ventricolare a due morfologie”. Si tratta di una forma comune di aritmia che, in certe condizioni, può essere un primo segnale di possibili malattie cardiache che nel tempo possono trasformarsi in aritmie più complesse.
Era stata in un primo tempo la procura di Udine ad aprire il fascicolo, all’indomani di quel tragico 4 marzo, giorno in cui Astori fu trovato morto nel suo letto proprio per un problema cardiaco. Quando gli atti furono inviati alla procura di Firenze, l’indagine è poi proseguita fino alla svolta di queste ultime ore.
