Una nuova strada di accesso per il Policlinico Duilio Casula dell’Azienda ospedaliera universitaria di Cagliari: consentirà di arrivare direttamente ai parcheggi senza passare per la Cittadella universitaria. E accorcerà i tempi eliminando i pericoli di ingorgo per le ambulanze in arrivo. Ottocento metri fondamentale per un costo di un milione di euro. La nuova bretella è stata intitolata all’ex direttore sanitario, Roberto Sequi. “Ha visto nascere il Policlinico agli inizi del 2000 – spiega la commissaria dell’Aou, Agnese Foddis – e lo ha reso un ospedale importante e centrale nel panorama della sanità in Sardegna”. Alla cerimonia hanno preso parte anche i familiari di Sequi. Presente anche il sindaco di Monserrato, Tomaso Locci. “Una strada che accorcerà i tempi ed eviterà spiacevoli disagi – commenta – abbiamo anche consentito la possibilità di collegamento con Is Gregorius“. Ora la viabilità attende la fine dei lavori della nuova rotonda.
Un’altra novità riguarda l’area dove c’era un parcheggio per le ambulanze. Ora c’è un pronto soccorso specializzato anche per il Covid con un modernissimo centro di isolamento a pressione negativa, fondamentale per le prime cure ai pazienti con rischio infettivo. Il centro è dotato di sei posti letto, piccole camere di isolamento, provviste di bagno, e tutte le migliori tecnologie del momento. Ciascun paziente è monitorato costantemente da un centro di controllo. I percorsi sono ben definiti (sporco/pulito) in modo tale da garantire il massimo della sicurezza per i pazienti e gli stessi operatori. Si trova accanto alla camera calda del Pronto soccorso e sarà importantissimo, non solo durante l’emergenza coronavirus. “Il Policlinico Duilio Casula – spiega la commissaria straordinaria dell’Aou, Agnese Foddis – è coinvolto sin dall’inizio dell’epidemia nella gestione dei pazienti sospetti, sino alla conferma o esclusione del contagio.
A partire da ottobre 2020, a causa del sovraffollamento del Santissima Trinità, è stata manifestata la necessità di avere un’area ben distinta del Pronto soccorso dove gestire i pazienti sospetti o confermati Covid, in attesa di trasferimento. È stata realizzata a questo fine un’area annessa alla camera calda del Pronto soccorso, in grado di ospitare 6 pazienti contemporaneamente. Si tratta di un centro finalizzato alla separazione dei percorsi con l’individuazione di aree distinte di permanenza per i pazienti sospetti Covid-19 o potenzialmente contagiosi in attesa di diagnosi”. Il centro di isolamento nasce quindi nell’ambito dell’attuale emergenza epidemiologica ma in realtà è una struttura che servirà anche quando l’emergenza sarà finita. “Purtroppo le patologie ad alto contagio ci sono e continueranno ad esserci: è quindi importante avere un centro ad altissimo livello capace di accogliere e curare i pazienti in totale sicurezza”, ribadisce Rosanna Laconi, direttrice del Pronto soccorso del Policlinico.